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Baionette per l’Amazzonia, torna l’esercito per la lotta alla deforestazione?

Il vice-presidente Mourao riconosce che il disboscamento sta aumentando. E resuscita l’operazione “Brasile verde” con cui ha militarizzato la foresta pluviale e intimidito attivisti e società civile. Era finita solo lo scorso aprile

Lotta alla deforestazione: torna l’esercito nell’Amazzonia brasiliana?
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A rischio l’obiettivo di -15% annuo nella lotta alla deforestazione del Brasile

(Rinnovabili.it) – I dati sono dati e nessuna interpretazione creativa li può stravolgere fino in fondo. Così non ci ha neanche provato Hamilton Mourao, il vice-presidente del Brasile e braccio destro di Jair Bolsonaro che segue in prima persona il dossier della lotta alla deforestazione. In una conferenza stampa, il 26 maggio, Mourao ha dovuto riconoscere che il disboscamento sta di nuovo accelerando, come ampiamente anticipato da diversi osservatori internazionali e dalla stessa Ibama, l’agenzia nazionale per la protezione ambientale.

Mourao ha riconosciuto che il tasso di logging è troppo elevato e che è a rischio l’obiettivo annuale che il governo si è dato, cioè una diminuzione del 15% del disboscamento. Cifra da calcolare sulla stagione “calda” per la deforestazione, quella che va da marzo a luglio. Poi ha tirato fuori l’asso nella manica.

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Il vice-presidente si è detto pronto a mobilitare di nuovo l’esercito per dare una scossa alla lotta alla deforestazione. Mourao è lui stesso un ex generale a 4 stelle delle forze armate brasiliane, uno dei tanti personaggi in divisa di cui Bolsonaro si è circondato dall’inizio del mandato nel 2019.

La mossa non è nuova. L’invio dei militari era stato deciso nell’agosto del 2019 nell’ambito di una vasta operazione battezzata “Brasile verde”. I compiti assegnati all’esercito spaziavano dal monitoraggio della foresta pluviale al pattugliamento per dissuadere il logging illegale. Questo formalmente. Perché in realtà gli uomini in divisa hanno presidiato il territorio facendo più attenzione a tenere a bada gli attivisti che a impedire il propagarsi del disboscamento.

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Una vera e propria militarizzazione dell’Amazzonia, insomma. Che non è servita certo a migliorare la lotta alla deforestazione, visto che il tasso è costantemente aumentato. Secondo i dati ufficiali, nel 2019 la crescita è stata dell’85% mentre nel periodo agosto 2019 – agosto 2020 il balzo registrato è +9,5%. Ma ha messo la mordacchia e intimidito le voci contrarie, e spianato la strada all’applicazione delle controverse decisioni del governo di rilassare le regole sulla protezione ambientale, creando nuove opportunità per le aziende e lo sfruttamento delle risorse dell’Amazzonia.

L’operazione “Brasile verde” era stata prorogata una prima volta a maggio 2020 e ancora a febbraio 2021. Si è chiusa ufficialmente nell’aprile appena passato. Forse soltanto una breve pausa se l’annuncio di Mourao diventerà realtà.