Al centro il tema della montanità
Il Forte di Bard ha ospitato oggi, lunedì 13 dicembre, la tavola rotonda Le montagne e lo sviluppo sostenibile organizzata dall’Assessorato dell’Istruzione, Università, Politiche giovanili, Affari europei e Partecipate per la commemorazione annuale della Giornata Internazionale della Montagna, fissata convenzionalmente a partire dal 2003 per l’11 dicembre dall’Assemblea generale dell’ONU, a seguito della celebrazione dell’Anno internazionale della montagna, richiesta nel 2002 dal Kirghizistan, piccolo stato interamente montano dell’Asia centrale.
Da molti anni la Regione partecipa alle celebrazioni, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dell’importanza delle montagne per la salute del pianeta e di sensibilizzare non solo la popolazione, ma anche le istituzioni, sulla centralità e trasversalità del tema della montanità, che in particolare in una regione alpina tocca ogni settore della vita dei cittadini che vivono in quel territorio.
L’Assessore Luciano Caveri ha moderato oggi nella suggestiva cornice del Forte di Bard una tavola rotonda ricca e costruttiva grazie alla presenza di ospiti qualificati, rappresentanti dei diversi attori che contribuiscono allo sviluppo dei territori montani. Erano presenti: il Vicepresidente dell’Associazione nazionale Esercenti funiviari e Presidente di Anef Ski Lombardia Massimo Fossati, la direttrice di Fondation Grand Paradis Luisa Vuillermoz, il Conseiller délégué aux espaces valléens de la Région Auvergne-Rhône-Alpes Fabrice Pannekoucke, l’intellettuale occitano Mariano Allocco, il parroco di Valtournenche e storico Don Paolo Papone e, collegato a distanza, il Direttore dei quotidiani Alto Adige e L’Adige di Trento Alberto Faustini.
L’incontro è stato introdotto da un videomessaggio inviato dal Presidente del Comitato europeo delle regioni, Apostolos Tzitzikostas.
“Le tourisme soutenable est un atout et les Régions ont un rôle-clé par rapport aux défis. Saisissons les opportunitées de la coopération transfrontalière” – a dit le President Tzitzikostas.
“Parliamo di montagne al plurale – ha spiegato l’Assessore Luciano Caveri – perché già solo in Italia, il cui circa 54% del territorio è montano ma, anche in tutto il resto del mondo esistono differenti realtà, ognuna con proprie ricchezza di specie e di valenze, anche culturali e simboliche, ma tutte foriere di un modello globale di sviluppo sostenibile innovativo, che peraltro è il leitmotiv del nuovo periodo di programmazione dei fondi comunitari che va dal 2021 al 2027”
Come è ormai noto – ha sottolineato l’Assessore – la questione del cambiamento climatico rischia di modificare completamente la geografia dei nostri territori con evidenti ricadute economiche e sociali: la montanità deve perciò essere il punto di partenza per ripensare non solo gli assetti economici e sociali ma anche quelli normativi. Assistiamo, anche, ad ulteriori processi: da quello demografico dello spopolamento a quello dei sovraccosti della montagna che interessano gli aspetti che vanno dall’agricoltura ai servizi pubblici. La montagna va considerata, quindi, come territorio ad handicap naturale permanente.”
L’Assessore ha da un lato lanciato un appello ad una riflessione seria allo sviluppo sostenibile e dall’altro una richiesta al Governo italiano di coinvolgere le Regioni nel processo di ridefinizione della Legge in favore delle zone montane
“La désaisonnalisation du tourisme doit être le leitmotif du futur des montagnes. Pour cette raison les organisations du territoire doivent agir de façon coordonnée et dès maintenant. De toute façon, l’expérience des temps de la pandémie nous a demontré que le ski dans les montagnes d’hiver est encore central dans l’économie des pays” – a dit le Conseiller délégué aux espaces valléens de la Région Auvergne-Rhône-Alpes, Fabrice Pannekoucke -. “En considération des changements climatiques, la mobilité est devenue un problème: il faut chercher de se déplacer dans le respect de l’environnement. L’hydrogène devient, donc, la solution energétique la plus soutenable. On n’ a pas à disposition beaucoup de temps: il faut donner aux jeunes les clés du futur de notre planète.”