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La Grecia approva la sua legge Clima: -80% di CO2 al 2040, basta carbone fra 6 anni

Legge clima: la Grecia saluta il carbone nel 2028
La centrale a carbone di Ptolemaida V. crediti: Annatsach via Wikipedia Commons CC BY-SA 4.0

La legge Clima è passata solo coi voti del partito di maggioranza

(Rinnovabili.it) – Stop al carbone al più tardi nel 2028 (con possibilità di anticipare tutto di tre anni). E obiettivi decennali per la riduzione delle emissioni. Sono i punti principali della Legge Clima approvata ieri dalla Grecia, uno dei principali produttori (e utilizzatori) di questa fonte fossile in Europa.

A settembre 2019 Atene aveva promesso di azzerare la sua dipendenza dal carbone entro 9 anni. L’anno scorso il premier Mitsotakis aveva alzato l’ambizione, promettendo di chiudere gli impianti già entro il 2025. Poi la crisi energetica ha spinto il governo greco a rivedere questo percorso. A inizio aprile l’esecutivo ha comunicato che avrebbe raddoppiato la produzione nazionale di carbone e ne avrebbe aumentato la quota nel mix elettrico come “misura eccezionale”.

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Con l’approvazione della Legge Clima, Atene si impegna a far sì che sia davvero eccezionale e non impatti negativamente sul ritmo della transizione. Rinunciando espressamente alla lignite, varietà di punta della produzione nazionale e storicamente la voce più corposa del mix elettrico greco. Già l’anno prossimo il parlamento sarà chiamato a decidere se mantenere la data del 2028 o se anticipare.

Una scelta che inciderà tantissimo sulle emissioni complessive del paese. Ogni anno di esercizio della centrale a carbone di Ptolemaida V, infatti, produce 5 milioni di tonnellate di CO2, pari al 5% delle emissioni totali del paese. Su questo fronte, la Legge Clima fissa come obiettivi un -55% al 2030 e un -80% al 2040.

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“È una questione esistenziale, molto importante, perché ha a che fare con le nostre vite, con le vite dei nostri figli”, ha dichiarato il ministro dell’Energia Kostas Skrekas ai parlamentari prima del voto. “Servirà solo a proteggere l’ambiente? No, affatto. Aiuta anche la sicurezza energetica del Paese”. La legge è passata coi soli voti del partito di maggioranza Nea Demokratia, tutte le opposizioni hanno votato contro.

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