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L’Ecuador salva le Galapagos con l’accordo debt-for-nature più corposo di sempre

Alla conservazione dell’ambiente andranno 450 mln $, risorse rese di nuovo disponibili dopo la rinegoziazione del debito estero del paese sudamericano. Saranno dedicate alle due grandi riserve marine che creano un corridoio tra l’arcipelago delle Galapagos, dove vivono oltre 3000 specie animali di cui molte a rischio estinzione o endemiche, e il Costarica

Accordo debt-for-nature: 650 mln $ per proteggere le Galapagos
Foto di Rafael Idrovo Espinoza su Unsplash

Con l’accordo debt-for-nature, Quito si è fatto cancellare 1.600 mln $ di debito estero

(Rinnovabili.it) – Dodici milioni di dollari l’anno per la tutela di uno degli ecosistemi più preziosi al mondo, quello delle Galapagos. E altri 5 mln messi ogni anno in un fondo ad hoc. In cambio della cancellazione del debito. È il cuore del più grande accordo debt-for-nature mai raggiunto finora, sottoscritto il 9 maggio dall’Ecuador.

Che cos’è un accordo debt-for-nature?

In cosa consiste questo strumento? Si tratta di un accordo tra uno Stato e uno o più soggetti che detengono il suo debito sovrano. Invece di ripagare il debito, lo Stato e i suoi creditori decidono di stralciare una parte del debito a condizione che una parte delle risorse tornate virtualmente disponibili sia usata per la conservazione della natura. Tecnicamente, il debito viene venduto dai soggetti detentori a delle ong, che lo cancellano previa acquisizione delle garanzie ambientali.

Protezione perpetua

Nel caso dell’Ecuador, i creditori Credit Suisse e Banca interamericana di sviluppo hanno convertito 1.630 mln $ di debito estero nel nuovo valore di 656 mln $. Gran parte delle nuove risorse (circa 450 milioni) saranno impiegate sia per la riserva delle Galapagos sia per quella, istituita nel 2022, di Hermandad, sempre attorno all’arcipelago controllato da Quito. Insieme, le due riserve marine coprono 198mila km2 di oceano Pacifico e costituiscono un importante corridoio protetto tra le Galapagos e il Costarica.

“Oltre a rimborsare il nuovo prestito per circa 18 anni, l’Ecuador fornirà annualmente circa 17 milioni di dollari per la conservazione: circa 12 milioni di dollari per le attività e circa 5,4 milioni di dollari per costituire un fondo permanente”, spiegano dal Pew Bertarelli Ocean Legacy Project, una delle entità coinvolte nell’accordo debt-for-nature. “Nel 2040, quando i pagamenti da parte dell’Ecuador saranno terminati, il patrimonio del fondo, stimato in circa 227 milioni di dollari grazie ai pagamenti accumulati e agli investimenti stabili, dovrebbe essere sufficiente per continuare a finanziare le attività di conservazione allo stesso livello (poco più di 12 milioni di dollari all’anno) in perpetuo”.

Anche se vengono usati da quasi 40 anni, strumenti come questo accordo debt-for-nature non hanno mai avuto grande diffusione e, solitamente, riguardano importi molto più contenuti. Quello stretto dall’Ecuador è quindi il più significativo di sempre e ha tolto il primato all’accordo con cui nel 2021 il Belize si è fatto cancellare oltre 500 mln $ di debito. Al terzo posto si piazza l’accordo del 1991-92 con la Polonia.