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Le città aride diventano oasi verdi urbane

Trasformare città aride in oasi verdi urbane, rafforzarne la resilienza alle crisi climatiche, sanitarie, alimentari ed economiche generando benessere per le persone che le abitano. Una grande sfida non solo da affrontare, ma da vincere

Image by Erdenebayar Bayansan from Pixabay

Oasi verdi urbane, una sfida da vincere

(rinnovabili.it) – Il documento Urban forestry and urban greening in drylands è stato elaborato nel quadro del programma “Oasi verdi urbane” (Green Urban Oases Programme) della FAO.

L’obiettivo del programma è appunto trasformare città aride in oasi verdi urbane, rafforzarne la resilienza alle crisi climatiche, sanitarie, alimentari ed economiche generando benessere per le persone che le abitano.

Sono disponibili numerosi studi sulle città sulle zone temperate nelle regioni più sviluppate, mentre ce ne sono pochi relativi alle zone aride dei paesi in via di sviluppo.

Per realizzare l’ambizioso programma delle oasi verdi urbane è previsto il sostegno alle comunità urbane delle zone aride dal punto di vista politico e pratico, ovvero l’individuazione di soluzioni realizzabili per il benessere delle comunità.

Numerose le sfide da affrontare: dalla pianificazione alla progettazione e alla gestione delle foreste urbane e degli spazi verdi urbani in climi secchi.

Inquinamento atmosferico, un grande rischio per la salute

Il tasso di urbanizzazione della popolazione mondiale è costantemente in crescita. Oggi il 55% degli abitanti del Pianeta vive nelle città, produce il 70% dei rifiuti globali, consuma l’80% dell’energia.

Entro il 2050 circa il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città, e si prevede che nel Sud del mondo si verificherà il 95% della crescita urbana prevista da qui al 2050 (dati FAO).

La crisi climatica e la conseguente scarsità di precipitazioni e di approvvigionamento idrico aumentano la pressione demografica sui centri urbani delle zone aride con gravi conseguenze per la salute pubblica.

Con l’inquinamento atmosferico aumentano le malattie cardiovascolari e respiratorie: è considerato il più grande rischio ambientale per la salute in tutto il mondo, tanto da causare oltre 3 milioni di morti premature a livello globale ogni anno, come affermano gli studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

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Opportunità di sviluppo sostenibile per le città aride

La crescita della domanda di cibo e di servizi di base pesa sulle infrastrutture e sulle risorse naturali già scarse in molte città aride, con importanti ripercussioni sociali, ambientali ed economiche. In questo scenario, le oasi verdi urbane sono un’opportunità di sviluppo più sostenibile per le città aride.

L’integrazione di spazi verdi nel tessuto urbano nel tessuto urbano – oltre a migliorare la salute e il benessere della popolazione e aumentare la loro resilienza ai cambiamenti climatici – ha risvolti economici positivi perché si crea un sistema di beni e servizi utili al sostentamento delle persone.

Le oasi vedi urbane hanno capacità di raffreddamento, di migliorare la qualità dell’aria e di sequestrare il carbonio, contribuiscono anche alla qualità e all’equilibrio del suolo e dell’acqua e all’aumento della biodiversità.

Un richiamo ai governi

La silvicoltura urbana e le strategie di inverdimento devono ancora essere pienamente integrate nello sviluppo urbano in molte città aride.

Il programma “Oasi verdi urbane” richiama i governi nazionali e locali a pianificare e gestire iniziative per lo sviluppo sostenibile: è importante avviare campagne di sensibilizzazione e di educazione dei cittadini.

Si stima che il cambiamento climatico ridurrà gravemente la produzione alimentare e le opportunità di sostentamento limitando l’accesso all’acqua, al cibo e alla legna da ardere, aumentando così la povertà e i rischi per la salute nelle zone rurali, scatenando un aumento della migrazione dalle campagne alle città, come si è già verificato in Africa.

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Necessità di pianificazione e gestione

Ci sono controindicazioni alla creazione di oasi verdi urbane? Alcune specie arboree producono allergeni; le foreste urbane possono essere l’habitat ideale per funghi e insetti, potenziali vettori di malattie epidemiche o trasmissibili; durante le tempeste di acqua o di vento, la caduta di rami dagli alberi può danneggiare persone, veicoli e infrastrutture.

Le foreste urbane e periurbane non adeguatamente pianificate e gestite possono anche essere pericolose in caso di incendio. Infine le persone percepiscono le aree verdi trascurate come pericolose per la loro sicurezza.

La co-progettazione delle oasi verdi urbane può invece generare un senso positivo di “proprietà”, di cura e di rispetto degli spazi pubblici rafforzando la coesione sociale.