Rinnovabili

La ‘testa gialla’ dell’efficienza

Una scultura d’alluminio giallo nel paesaggio di Modena, scolpito quasi a ricordare il cofano delle eleganti automobili che ospita al suo interno. E’ il Museo Enzo Ferrari completato pochi mesi fa e già divenuto un simbolo di altissima efficienza e grande capacità costruttiva.

Artefice del progetto per il Museo dedicato alla memoria della leggendaria figura di Enzo Ferrari e vincitori del concorso internazionale lanciato a questo proposito nel 2004, è lo studio Future Systems nella figura dell’architetto Jan Kaplický che, nel 2009 a seguito della scomparsa di quest’ultimo, cedette il posto al team Shiro Studio, guidato dall’architetto Andrea Morgante, già direttore associato del precedente gruppo. Oltre a creare un nuovo spazio museale per ospitare le numerosi evoluzioni storiche dei modelli della celebre casa automobilistica, il progetto avrebbe dovuto confrontarsi con la preesistente e storica Casa Natale di Ferrari, individuando il corretto equilibrio costruttivo che ne avrebbe valorizzato la presenza, mantenedo una certa continuità formale. Il progetto dell’architetto Kaplický, poi completato dall’architetto Morgante, riuscì nell’intento, conquistando a tutti gli effetti la giuria.

 

 

LA GALLERIA

Fonte: Ufficio stampa Shiro StudioQuasi a voler abbracciare la Casa Natale, la facciata vetrata principale della Galleria si sviluppa seguendo una linea circolare sia in pianta che in alzato, inclinandosi rispetto al terreno per favorire l’ingresso del massimo quantitativo di illuminazione naturale. Ogni lastra di vetro-camera che compone la facciate, è sorretta da cavi pre-tensionati in grado di sopportare ciascuno fino a 40 tonnellate di tensione, questo sistema strutturale permette di liberare la superficie vetrata, ottenendo la massima trasparenza visiva e funzionale.

Per mantenere una certa continuità del complesso, la Galleria riprende la stessa altezza della Casa Natale, sviluppando una parte degli spazi espositivi al di sotto della linea del terreno. La vista dall’interno inquadra perfettamente la Casa storica, mentre dall’esterno è comunque possibile intravedere lo spazio museale della Galleria, mantenendo i due elementi in costante contatto. I 3.300 mq di doghe in alluminio che costituiscono la copertura curva, sono sicuramente uno degli elementi più interessanti. Colorata di “Giallo Modena“, colore ufficiale del fondo dello stemma della scuderia, nonchè colore istituzionale della città di Modena, la copertura è segnata da 10 aperture curvilinee che simbolicamente ricordano le prese d’aria dei cofani dei bolidi italiani.

 

 

LA CASA NATALE

La Casa natale ed il vicino volume delle officine, vennero costruite a partire dal 1830 personalmente dal padre di Enzo Ferrari, per valorizzarne la struttura, il progetto ha previsto la rimozione di tutte le superfetazioni successive all’originale, inserendo unicamente una struttura metallica per aggiornare l’edificio pre-esistente all’attuale normativa antisismica.

 

 

EFFICIENZA ENERGETICA

Sistemi attivi e soluzioni passive, consentono a questo complesso di mantenere sempre molto elevato il livello di comfort interno sia durante i mesi più caldi che durante l’inverno.

 

Ventilazione ed isolamenteo naturale – Il volume della Galleria si estende parzialmente al di sotto della quota del terreno, questo aiuta il complesso a mantenere una temperatura interna costante, contribuendo attivamente al raggiungimento di elevati livelli di efficienza energetica. Oltre che essere un elemento di grande valore estetico la copertura del Museo Enzo Ferrari assicura un perfetto isolamento termico (0,22 W/mqK) fornendo un ulteriore supporto per la ventilazione naturale grazie alla presenza delle particolari aperture che ne disegnano lo forma. Attivate da termosensori esterni, le prese d’aria si aprono a seconda delle esigenze di temperatura esterna, evitando problemi di surriscaldamento o di eccessivo raffreddamento ed applicando una naturale configurazione “free-cooling”, indispensabile per smaltire l’accumulo indesiderato di energia termica.

 

Guadagno solare – Ulteriore elemento climatico dell’architettura che disegna gli spazi espositivi della Galleria, è la facciata frontale orientata a sud-ovest, composta da vetri basso emissivi ad elevato isolamento termo-acustico. La presenza di lamelle orientabili in alluminio estruso sul lato esterno della facciata vetrata, permettono bloccare i raggi solari diretti, consentendo comunque alla luce diffusa di penetrare nell’edificio.

 

Comunicato stampa

 

Energia rinnovabile – La progettazione passiva dell’involucro è affiancata dai sistemi per la produzione energetica rinnovabile, dove unitamente all’impianto fotovoltaico ed al sistema di recupero delle acque piovane, è stato installato un impianto geotermico a sonde verticali, ritenuto uno degli unici esempi italiani applicato ad un edificio pubblico a grande scala. L’impianto geotermico, connesso alle pompe di calore, viene utilizzato sia durante il periodo estivo (con potenza pari a 120 kW) che durante il periodo invernale (140kW), alimentando il sistema di climatizzazione a pannelli radianti collocato sia negli edifici nuovi che nell’edificio storico della casa natale, elemento indispensabile in ambienti di simile altezza permettendo di riscaldare prevalentemente il volume d’aria ad altezza d’uomo.

Building automation – I consumi energetici e le esigenze microclimatiche dell’intera struttura, sono monitorate grazie ad un innovativo sistema centralizzato che determina elevatissimi rendimenti di funzionamento e di recupero termico.

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