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La ricetta di Habeck per spronare la politica climatica della Germania

Habeck
Credits: https://www.bmwi.de/

di Andrea Barbieri Carones

(Rinnovabili.it) – Il governo di Berlino deve invertire la rotta per tracciare una nuova politica climatica della Germania. Una politica che, secondo il ministro dell’Economia e dell’azione per il clima, Robert Habeck, deve essere tracciata subito “per affrontare un grave ritardo sulla protezione del clima”.

Secondo il responsabile del dicastero, leader anche dei Verdi, il “paese sembra destinato a mancare i suoi imminenti obiettivi climatici annuali. Serve pertanto passare all’azione”.

Delineando la situazione, Habeck ha affermato che la Germania è rimasta indietro e che, con ogni probabilità, i suoi obiettivi climatici per il 2022 non saranno raggiunti. “E’ un compito mastodontico” ha sottolineato il 52enne nativo di Lubecca. Anche perché nemmeno il 2023 si riuscirà a venirne a capo. 

“Senza seri cambiamenti – ha aggiunto – la Germania non riuscirà a raggiungere l’obiettivo di ridurre i gas serra del 65% entro il 2030 rispetto al 1990″.

Roberto Habeck, che è anche vicecancelliere, vuole ridisegnare la politica climatica della Germania, mettendo in atto misure per aumentare la quota di energie rinnovabili, toccando l’80% entro il 2030 e diventando a impatto climatico zero entro il 2045.

Ci vorranno diversi anni prima di vedere il successo“. Habeck ha affermato che il tasso di riduzione delle emissioni dovrebbe triplicare negli anni fino al 2030. Ossia un ritmo diverso rispetto agli ultimi 10 anni, visto che le emissioni sono diminuite in media di 15 milioni di tonnellate all’anno.

Siccome i numeri non mentono, ora devono diminuire da 36 a 41 milioni di tonnellate all’anno da ora fino al 2030.

Le misure chiave della politica climatica della Germania

Il ministro ha annunciato un programma per una transizione energetica accelerata, che sarà supportato da due importanti pacchetti legislativi da approvare quest’anno. Queste le misure contemplate:

• Più turbine eoliche e impianti solari, da agevolare con un aumento delle gare.
• Maggiore certezza di pianificazione per gli impianti di energia rinnovabile, allentando alcune regole sulla localizzazione delle installazioni.
• Una legge su “eolico onshore” che destini una media del 2% della percentuale del territorio statale all’energia eolica.
• Un “pacchetto di accelerazione solare” che potrebbe significare che tutti i nuovi edifici dovrebbero essere dotati di pannelli solari.
• Un sistema di sussidi affidabile per l’introduzione di processi di produzione industriale climaticamente neutri.
• La creazione delle basi per una maggiore quantità di elettricità rinnovabile a prezzi competitivi. 
• Nuovi investimenti nell’idrogeno verde al fine di raddoppiarne la produzione rispetto ai piani precedenti.

Un primo pacchetto di leggi e piani urgenti dovrebbe essere approvato dal governo entro aprile e messo in legge entro la pausa estiva. Un ulteriore pacchetto dovrebbe essere redatto durante l’estate per poi passare all’approvazione entro fine anno.

Attualmente, la coalizione di governo comprende i liberali dell’FDP e gli ambientalisti Verdi, che sono i giovani partner della coalizione dei socialdemocratici di centrosinistra del cancelliere Olaf Scholz.

Sebbene in passato FDP e Verdi abbiano avuto le loro divergenze sulle questioni ambientali, entrambi hanno espresso la volontà di trovare un terreno comune sulle innovazioni verdi.

Habeck ha affermato che la Germania prevede di eliminare gradualmente l’energia a carbone entro il 2030 e che colmerà il divario con gas naturale meno inquinante fino a quando le energie rinnovabili non saranno in grado di soddisfare la domanda. Ha affermato poi che il gas, insieme all’energia nucleare, non dovrebbe essere incluso nell’elenco della UE che comprende le fonti energetiche rispettose del clima.

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