Rinnovabili

La memoria di ARERA sul nuovo PNIEC

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Foto di Mark König su Unsplash

Il contributo dell’ARERA al dibattito parlamentare sul nuovo PNIEC 2030

Quando si parla di elettrificazione dei sistemi di riscaldamento gli incentivi pubblici dovrebbero agevolare soprattutto le tecnologie in grado di integrarsi e comunicare al meglio con il sistema elettrico, anche offrendo servizi di demand-response e di flessibilità. Questo uno dei pareri dell’Autorità di Regolamentazione Energia, Reti Ambiente (ARERA) sul nuovo PNIEC, il testo di aggiornamento del Piano nazionale Energia Clima che l’Italia dovrà consegnare a Bruxelles a giugno 2024. In questi giorni ARERA ha fatto sapere di aver inviato alla Camera la propria Memoria sui temi affrontati nel Piano di interesse per la regolazione dei settori energetici e ambientali.

Tra i diversi spunti inseriti nel testo, l’Authority suggerisce un miglior coordinamento della gestione delle richieste di connessione alla rete con le procedure di autorizzazione per gli impianti rinnovabili.  Nonostante ARERA non abbia competenze dirette in materia di permitting, evidenzia come sia necessaria “una sistematica partecipazione dei gestori di rete a tali processi”,  per orientare le scelte di investimento “sulla base dell’effettiva maturità dei progetti che hanno richiesto la connessione, evitando ritardi o investimenti inutili“.

Sempre sul fronte rinnovabili ma nell’abito dei meccanismi di supporto quali i contratti a due vie e i PPA, il regolatore ritiene necessario individuare l’insieme dei consumatori su cui ricadrà l’effetto di tali strumenti, “anche per consentire ai consumatori interessati di agire coerentemente nell’approvvigionamento di energia nel mercato libero“. La Memoria contempla anche un passaggio sull’idrogeno sottolineando l’importanza di attribuire velocemente le competenze in materia del vettore H2 e dei gas rinnovabili al Regolatore, così come si “una pianificazione integrata delle reti di gas naturale, elettricità e idrogeno basata su scenari congiunti approvati dal Regolatore nazionale“. Questo lavoro non potrà prescindere da una “valutazione integrata delle diverse opportunità di decarbonizzazione del gas, con l’obiettivo di contenere i costi complessivi“.

 Tra gli appunti appare anche un passaggio dedicato alle aste che interesseranno i consumatori domestici vulnerabili di energia elettrica non serviti nel mercato libero. In questo caso ARERA spiega come le modifiche in sede di conversione in legge,  al decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181, “allunghino i tempi dell’implementazione e possano determinare risultati non ottimali sotto il profilo della concorrenzialità delle future procedure concorsuali, a detrimento dei clienti vulnerabili.

Leggi qui il testo integrale.

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