Un complesso residenziale con prestazioni 8 volte superiori alle strutture tradizionali: è la "Corte del Futuro" eccellenza italiana in Classe A
(Rinnovabili.it) – A pochi chilometri da Bergamo sorge un ottimo esempio italiano di complesso residenziale energeticamente efficiente, progettato nel pieno rispetto della sostenibilità e delle valenze territoriali seguendo le indicazioni del protocollo Casa Clima. E’ la “Corte del Futuro” costruita a Torre Boldone nel 2009 e nata dallo stimolo fornito dalle direttive della Provincia di Bergamo in materia di risparmio energetico che, grazie all’attenta opera dei progettisti di Atelier2-Gallotti e Imperadori Associati–Milano e dell’impresa costruttrice, ha permesso di raggiungere standard di efficienza estremamente elevati assicurando un consumo energetico i n Classe A addirittura inferiore a 30 kWh/mq per anno.
Completato nel 2011, il progetto della Corte del Futuro è riuscita nell’obiettivo di coniugare gli aspetti estetici e formali con l’impiego di tecniche costruttive all’avanguardia, dotate di forti contenuti ecologici e di sostenibilità.
Certificato secondo il protocollo di Casa Clima in Classe A con un consumo energetico inferiore ai 15 kWh/mq anno e certificato in Classe A+ Cened con un consumo di 10 kWh/mq anno.
La tecnologia costruttiva
La tecnica costruttiva utilizzata per la Corte del Futuro, coniuga la stratificazione a secco con metodi costruttivi a umido, prevedendo una struttura portante costituita da telai in acciaio inglobati all’interno di involucri impalcati con lamiera grecata e getto collaborante. In questo caso i solai oltre a fungere da diaframmi orizzontali collegati ai nuclei di controvento, garantiscono anche un’opportuna inerzia termica all’edificio.
In realtà il sistema proposto per l’edificio Corte del Futuro è un sistema “ibrido” che risponde meglio sia alle fluttuazioni termiche estate-inverno, sia all’auspicabile assimilazione da parte delle imprese bergamasche di metodi costruttivi innovativi, ma già ampiamente collaudati ed acquisiti in varie regioni europee votate al risparmio energetico. Gli involucri sia verticali che orizzontali sono costituiti da spessori d’isolamento acustico e termico e assicurano opportuni sfasamenti dell’onda termica nelle stagioni calde.
La Corte del Futuro tra storia ed innovazione
Costruita in un’area di espansione del comune di Torre Boldone, La Corte del Futuro reinterpreta la tradizione costruttiva delle cascine e delle abitazioni storiche delle valli bergamasche, per farne un organismo nuovo perfettamente integrato al contesto naturale e culturale, ma altamente avanzato anche negli aspetti architettonici.
Come da tradizione locale, le sette unità abitative di cui si compone il progetto fanno dell’orientamento a sud il prospetto principale installandovi grandi aperture, logge, terrazze e le fondamentali serre bioclimatiche, optando invece per volumi più compatti e maggiormente isolati sul fronte nord.
I volumi si aggregano mantenendo la loro unità, formando delle corti con lo spazio di vita all’aperto sempre dalla parte più soleggiata. Alle facciate finite ad intonaco o a pietra a vista, si aggiungono balconi, logge, frangisole in legno, “muovendo le architetture in un gioco di pieni e di vuoti, di luci e di ombre che rendono ogni architettura unica nel suo disegno”.
EFFICIENZA ENERGETICA – Coniugando scelte di progettazione passiva e bioclimatica con soluzioni attive per la produzione energetica, la Corte del Futuro arriva ad un traguardo energetico degno di nota e che ha permesso al progetto di raggiungere la Classe A del protocollo Casa Clima con un consumo energetico inferiore ai 15 kWh/mq anno e la Classe A+ Cened con un consumo di 10 kWh/mq anno.
Come nelle cascine delle valli bergamasche, dunque, l’edificio viene organizzato attorno a una corte ben orientata a sud-est che guarda verso i giardini privati e, oltre il quartiere. Pieni, vuoti, logge, terrazze, frangisole e serre bioclimatiche da una parte, e intonaco con colorazioni diverse e accostate con grande attenzione, acciaio, vetro,legno e pvc riciclato, dall’altra, costituiscono il palinsesto compositivo e materico di questo lato dell’edificio.
Ma è la progettazione architettonica passiva il punto forte de La Corte del Futuro. La distribuzione delle unità interne segue infatti l’orientamento dell’edificio sfruttando l’accumulo termico per i mesi invernali e le schermature solari e la ventilazione naturale per i mesi estivi e le facciate più esposte.
SERRE BIOCLIMATICHE – Tutte le unità abitative sono dotate di serre bioclimatiche costituite prevalentemente da superfici vetrate che consentono alla radiazione solare invernale di penetrare all’interno accumulandola per poterla trasmettere alla parte abitata dell’appartamento.
Per evitare il surriscaldamento estivo, le serre a piano terra sono state munite di un sistema di schermatura a pannelli scorrevoli in legno con lamelle fisse appositamente studiate e orientate per garantire il corretto controllo solare, mentre le serre a piano primo sono interamente in alluminio e dotate di sistemi frangisole integrati.
SCHERMATURE SOLARI – Evitare le dispersioni termiche per l’inverno o l’eccessivo calore per i mesi estivi è alla base dell’attenta progettazione de La Corte del Futuro che sfrutta una serie di lamelle frangisole in pvc riciclato disposte ad hoc lungo la facciata per abbattere l’accumulo termico, con doghe più larghe e spaziate sopra le serre e più strette e fitte nella parte davanti per offrire una diversa percezione di cielo e ombra.
Per quanto riguarda la schermatura verticale sono previsti invece sistemi a lamelle orientabili d’alluminio impacchettabili a scomparsa sui serramenti inseriti nelle chiusure esterne.
ENERGIA RINNOVABILE – Le coperture a falda accolgono una serie di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e di pannelli fotovoltaici per l’energia elettrica.
Il sistema di produzione di calore e acqua calda sanitaria è centralizzato, ed é costituito da una pompa di calore aria-acqua e da una caldaia a condensazione a gas metano da utilizzare in caso di emergenza e per l’acqua calda sanitaria. Per la contabilizzazione dei consumi è installato un contacalorie per il riscaldamento e un contalitri per l’acqua sanitaria per ogni singola unità abitativa. Il sistema di produzione dell’acqua calda sanitaria è integrato almeno per il 50% da un impianto a pannelli solari termici di tipo a tubi sottovuoto posizionati sulla falda di copertura più alta e con la migliore esposizione (sud-ovest).
La pompa di calore è alimentata da un impianto fotovoltaico costituito da 13 pannelli da 230 W per una potenza pari a 2990 Wp.
Il sistema di riscaldamento è costituito da un impianto radiante a pavimento, con regolazione climatica e per singolo ambiente.
L’edificio è inoltre dotato di un impianto di ventilazione meccanica controllata autonomo per ogni singola unità abitativa. Ogni singola unità di trattamento aria è dotata di recuperatore a flusso incrociato e sistema di filtrazione sull’aria fresca e sull’aria ripresa.
Un impianto di recupero delle acque meteoriche, come previsto dalla normativa locale, è stato realizzato per l’irrigazione dei giardini.
RICICLO CREATIVO – Non è solo la progettazione la chiave di lettura della sostenibilità degli edifici di Torre Boldone, ma anche l’attenzione agli aspetti ecologici più semplici. Per accogliere le richieste del regolamento edilizio comunale di dotare tutte le abitazioni di spazi per lo stoccaggio differenziato dei rifiuti, i progettisti hanno pensato di integrare questi locali nella forma architettonica complessiva, sfruttando gli sporti di gronda che affacciano verso la corte.
VENTILAZIONE NATURALE – Gli alloggi sono tutti dotati minimo di doppio affaccio che consente la ventilazione naturale, se non triplo o perfino quadruplo, nel caso dell’attico a secondo piano. Un grande locale soggiorno/pranzo con cucina a vista, cuore della vita diurna familiare, è di norma affacciato sulla grande corte a sud (a parte per quanto riguarda i piccoli alloggi bilocali).
La scelta di realizzare gli edifici della Corte del Futuro nel rispetto dei criteri progettuali della bioedilizia tuttavia non va a discapito dell’aspetto meramente estetico della progettazione, accuratamente progettata nei minimi dettagli alternando rivestimento in legno all’intonaco tinteggiato.
Grazie agli accorgimenti apportati alla struttura, all’iperisolamento, alle schermature solari orizzontali e verticali, alle serre bioclimatiche, al corretto orientamento dell’edificio ed all’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile, il complesso residenziale della Corte del Futuro è stato in grado di raggiungere prestazioni energetiche fino ad 8 volte migliori rispetto ad un edificio standard di dimensioni simili.