L'esecutivo UE presenta le modifiche al Fondo di Transizione Equa, aumentando di 5 volte le risorse finanziarie. Non sono ancora chiari i meccanismi di accesso al fondo.
Da 7,5 a 40 miliardi di euro: l’UE si prepara alla transizione energetica in era covid
(Rinnovabili.it) – La Commissione Europea ha aumentato di cinque volte le risorse del Just Transition Fund, il fondo UE per la transizione energetica che ha lo scopo di “liberare” le regioni ad alta intensità di carbonio dal giogo dei combustibili fossili. Gli Stati membri, infatti, stanno già chiedendo a gran voce una fetta delle risorse e 18 di essi stanno preparando piani liquidare il settore del carbone, riqualificare i lavoratori e aiutare le imprese ad orientarsi verso attività più verdi.
Durante la presentazione del suo programma di stimolo, la Commissione ha confermato le modifiche alla quantità di denaro offerta per il Just Transition Fund. Si tratta di 40 miliardi di euro, costituiti da 30 miliardi provenienti da un fondo di recupero ad hoc per la ripresa post-covid-19 e 10 miliardi provenienti dal bilancio del blocco per il periodo 2021-27. La proposta deve ancora essere approvata dagli Stati membri e dal Parlamento Europeo.
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Tuttavia, se i numeri rimanessero quelli stimati dall’esecutivo UE, si tratterebbe di somme ben superiori a quelle previste per il fondo di transizione di “soli” 7,5 miliardi di euro, prima che il covid-19 diventasse una pandemia. Se combinato con i 10 miliardi di prestiti della Banca europea per gli investimenti (BEI), il Just Transition Fund mira a stimolare un totale di almeno 150 miliardi di euro in soli investimenti di transizione durante il periodo 2021-27, compreso il capitale privato.
La Commissione, però, non ha specificato come il denaro verrà suddiviso tra i paesi. La precedente proposta aveva dato priorità alle cosiddette “regioni carbonifere”, le cui economie e posti di lavoro dipendono dalle industrie inquinanti, come Polonia e Germania. Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha definito la nuova proposta “un’ottima notizia”. L’aumento del Just Transition Fund, infatti, potrebbe significare ulteriori 6 miliardi di euro per le regioni polacche dipendenti dal carbone.
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Il Just Transition Fund mira a convincere i paesi le cui economie sono fortemente legate ai combustibili fossile (e specialmente al carbone) che è possibile raggiungere l’obiettivo della decarbonizzazione entro il 2050. La Polonia, che attualmente impiega circa 1/3 delle 237.000 persone che lavorano nell’industria carboniera in Europa e genera la maggior parte della sua elettricità dal carbone, non si è ancora impegnata a raggiungere l’obiettivo del 2050 per il clima.