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La prima isola energetica del Belgio (e del mondo) inizierà i lavori nel 2024

Il governo belga concede l'autorizzazione ambientale all'Île Princesse Elisabeth, il futuro hub energetico del Paese che collegherà nuovi parchi eolici offshore e interconnector marini alla rete elettrica statale

prima isola energetica del Belgio
Credits: Elia

Conto alla rovescia per i lavori di costruzione dell’Isola energetica del Belgio

(Rinnovabili.it) – È stata chiama Isola Principessa Elisabeth perché ricade nell’omonima zona di produzione eolica offshore. E, a regime, sarà la prima isola energetica del Belgio e del mondo. Parliamo del progetto pianificato nelle acque del Nord da Elia, l’operatore della rete di trasmissione nazionale, che proprio in questi giorni ha ottenuto dal governo l’autorizzazione ambientale. Un passaggio essenziale per procedere con la pianificazione dei lavori di costruzione. Da cronoprogramma le operazioni inizieranno il prossimo anno nel porto di Vlissingen, con la costruzione e lo stoccaggio dei 23 cassoni di cemento costituenti le fondamenta. A partire dall’estate dello stesso anno questi elementi verranno rimorchiati a largo e riempiti di sabbia.

Prima Isola Energetica, cos’è e che ruolo avrà?

Il progetto belga mira a realizzare la prima isola energetica artificiale al mondo a combinare corrente continua (HVDC) e corrente alternata (HVAC). Verrà costruita a circa 45 km dalla costa su una base, per l’appunto, di scatole di cemento riempite di sabbia e coprirà un’area di circa 6 ettari. La sua funzione? Ospitare un’infrastruttura ad alta tensione che faccia da raccordo tra la rete elettrica terrestre, i futuri parchi eolici offshore – per un massimo di 3,5 GW – e gli interconnector con il Regno Unito (Nautilus) e la Danimarca (TritonLink).

Per Tinne Van der Straeten, ministro belga dell’Energia, la propria nazione rappresenta oggi “uno dei leader dell’eolico offshore”. E “sta accelerando la transizione energetica quadruplicando la capacità eolica nel Mare del Nord, costruendo un’isola energetica e nuove interconnessioni con i paesi del Mare del Nord”. L’infrastruttura, aggiunge, “diventerà un hub per l’eolico, per fornire energia verde a basso costo alle nostre famiglie e alle nostre imprese”.

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Attenzione all’ambiente

Il lavoro condotto sino ad oggi ha visto Elia impegnata a collaborare per mesi con esperti di istituzioni pubbliche e private, università e organizzazioni non governative per integrare al meglio il progetto con l’ambiente marino

L’obiettivo del “design inclusivo della natura” introdotto in fase di progettazione è rendere l’isola una “reale opportunità per la biodiversità marina” e i primi risultati sembrano aver convinto il Governo. “Il permesso ambientale per l’Isola Princesse Elisabeth rappresenta un altro passo avanti verso la trasformazione delle nostre acque in una centrale energetica verde”, ha aggiunto Van der Straeten. “È importante considerare la vita marina, sia sopra che sotto l’acqua. È positivo che Elia continui a concentrarsi sul Nature Inclusive Design”.