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Eolico, energy storage e tanta ricerca: il piano investimenti verdi di Tokyo

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Allo studio un pacchetto di investimenti verdi per la neutralità climatica entro il 2050

(Rinnovabili.it) – Turbine eoliche, batterie agli ioni di litio di prossima generazione per veicoli elettrici e ibridi e semiconduttori che regolano la tensione e risparmiano energia. Sono le priorità del Giappone contenute nel nuovo piano sugli investimenti verdi, in preparazione in queste settimane. Il nuovo premier Suga sta dando nuovo impulso alle discussioni sul prossimo bilancio e sull’allocazione delle risorse dopo aver annunciato che il paese intende raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Allineandosi così ai livelli di azione climatica dell’Unione europea.

Più nel dettaglio, il Giappone prevede di introdurre incentivi fiscali e creare un fondo di ricerca per sostenere gli investimenti verdi. Gli incentivi fiscali e il fondo saranno inclusi nello schema di revisione fiscale per il prossimo anno fiscale (che inizia a marzo 2021). Ma qualcosa sarà anticipato già nel terzo bilancio suppletivo per l’anno fiscale in corso.

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A scorrere le prime frammentarie indiscrezioni sul piano, rilanciate dal giornale nipponico Nikkei, l’impressione è che Tokyo voglia puntare molto sul rafforzamento delle value chain e sul recupero di un’adeguata autonomia strategica per lo meno in alcuni ambiti produttivi delle rinnovabili. Una mossa che, a sua volta, dovrebbe stimolare nuovi investimenti, renderli più convenienti, e permettere un’accelerazione delle industrie nazionali.

Gli incentivi sarebbero disponibili per quelle aziende i cui piani ricevono un’approvazione preliminare da parte del governo. Eolico e automotive sono i due comparti più interessati, oltre a diverse tecnologie per migliorare l’efficienza energetica.

Sul fronte del bilancio, il governo vorrebbe istituire un fondo per sostenere la ricerca e lo sviluppo sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico. Tra i campi verso cui si dirigerà la ricerca figurano l’idrogeno, lo stoccaggio di energia, il riciclo del carbonio e l’eolico offshore. Alcune componenti della maggioranza spingono perché questo fondo veda subito la luce e sia finanziato con quasi 10 miliardi di dollari da stanziare con il prossimo correttivo al bilancio.

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