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Dombrovskis: gas e nucleare saranno investimenti sostenibili per l’UE

Al termine del vertice Ecofin, il vice-presidente della Commissione assicura che atomo e gas faranno parte della tassonomia verde. Non è ancora chiaro in che forma e con quali criteri

Tassonomia verde UE: pubblicato il nuovo testo
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Il secondo atto delegato sugli investimenti sostenibili è atteso il 22 dicembre

(Rinnovabili.it) – “Per il mix energetico del futuro abbiamo bisogno di più rinnovabili ma anche di fonti stabili e la Commissione adotterà una tassonomia che copre anche il nucleare e il gas”. Lo ha detto il vice-presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis al termine della riunione Ecofin di martedì 7 dicembre. Sembrerebbe quindi ormai ufficiale: atomo e gas saranno etichettati come investimenti sostenibili. Anche se non è ancora chiaro con quali criteri e restrizioni.

È obbligatorio usare il condizionale perché è difficile dire se siamo arrivati all’ultimo round nella partita infinita sulla tassonomia verde. I criteri con cui l’Unione definirà sostenibile un investimento (e quindi lo agevolerà come pilastro della transizione energetica) stanno spaccando l’Europa più o meno letteralmente a metà. E all’Ecofin di martedì non sembra che siano fioccati sorrisi e pacche sulle spalle.

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Basta guardare cosa è successo al primo pezzo di tassonomia verde. L’UE ha scelto di spezzettare in due atti delegati la sua lista degli investimenti sostenibili. Nel primo rientrano tutte quelle fonti energetiche che non sono (o sono solo in minima parte) problematiche e divisive. Parliamo soprattutto di fonti rinnovabili. Il secondo atto delegato, invece, conterrà le regole sui temi più spinosi, incluso gas e nucleare.

Una pattuglia di paesi europei guidata da Francia, Polonia e Ungheria aveva minacciato di bloccare anche il primo atto delegato se prima l’UE non avesse assicurato luce verde a gas e atomo, e non soltanto come energie di transizione (quindi a scadenza). E all’Ecofin questi paesi hanno effettivamente votato contro. Segno che il clima è tutt’altro che disteso.

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La parte di tassonomia sulle rinnovabili però è stato finalmente approvato. Il fronte pro nucleare e gas (Francia, Finlandia, Svezia, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Bulgaria, Romania, Slovacchia, Malta, Cipro, Croazia e Grecia) si è fermato a 13 paesi e non è riuscito a bloccare i lavori (servivano altri 2 voti). Il ricatto è evaporato.

La strada che si apre ora, dopo le parole di Dombrovskis, sembra quella dell’inclusione di gas e nucleare in una categoria speciale, transitoria, per evitare che la loro presenza rallenti gli investimenti sulle rinnovabili. Una proposta di compromesso c’è già, l’ha preparata il presidente della commissione Ambiente dell’Europarlamento, il francese Pascal Canfin. L’ultimo tassello della green taxonomy dovrebbe essere presentato entro fine anno, probabilmente il 22 dicembre. (lm)