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Germania: 4mld l’anno in sussidi energetici per proteggere l’industria tedesca e renderla green

Il nuovo incentivo, ancora in fase di definizione, potrebbe limitare i prezzi elettrici a 6 centesimi per chilowattora. Habeck: "Le imprese energivore dovrebbero continuare a poter produrre in maniera competitiva nel nostro Paese"

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Berlino sta discutendo il nuovo “prezzo ponte” con i rappresentanti dell’Alleanza per il futuro dell’industria

(Rinnovabili.it) – La Germania è pronta ad aiutare la propria industria ad alta intensità energetica stanziando nuovi sussidi energetici. Lo aveva anticipato il 5 maggio il Ministero federale dell’Economia pubblicando il documento di lavoro sul prezzo dell’elettricità per il comparto. E ieri il dicastero ha incontrato i rappresentanti dell’Alleanza per il futuro dell’industria per discutere del nuovo meccanismo Industriestrompreis; un mezzo con cui addolcire le bollette, aiutando le aziende energivore a proseguire sulla strada della transizione senza perdere di competitività.

I sussidi a breve termine per l’industria tedesca

Stando alla bozza ministeriale, l’idea è di introdurre in questo decennio un “prezzo ponte dell’elettricità” di sei centesimi per chilowattora per un gruppo “specificatamente definito” di aziende dell’industria tedesca. Per rientrare nella cerchia, le imprese dovranno attuare una serie di misure a favore dell’efficienza energetica e assumere l’impegno di divenire carbon neutral entro il 2045.

Le società beneficiarie verrebbero rimborsate della differenza rispetto al prezzo medio dell’energia elettrica in borsa. L’incentivo sarà finanziato tramite le risorse del Fondo di stabilizzazione economica e si dovrebbe applicare all’80% dei consumi dell’impresa. Quanto verrà messo sul tavolo? La cifra finale è ancora incerta, ma il ministro dell’Economia Robert Habeck stima circa 4 miliardi l’anno.

Il prezzo elettrico di trasformazione

Dal 2030 in poi il Governo prevede un “prezzo dell’elettricità di trasformazione“. Nessun importo fisso in questo caso: il prezzo per l’industria tedesca si baserà su una serie di meccanismi come i Contratti per Differenza (CfD) e i contratti PPA per acquistare rinnovabili a basso costo.

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“La prosperità della Germania si basa anche sulla sua solida base industriale e continueremo ad aver bisogno di questa solida base anche in futuro”, ha commentato Habeck. “Siamo riusciti a stabilizzare la situazione con freni ai prezzi energetici, ma non dobbiamo mettere a repentaglio ciò che abbiamo ottenuto. L’industria tedesca […] è in procinto di convertirsi ai processi necessari per una produzione climaticamente neutra in tutto il mondo. Dobbiamo sostenerla su questa strada. L’obiettivo è chiaro: Le imprese energivore dovrebbero continuare a poter produrre in maniera competitiva nel nostro Paese”.