La rimozione degli incentivi delle rinnovabili dalle bollette elettriche farà risparmiare alla famiglie spagnole un 13% sulla fattura ordinaria
(Rinnovabili.it) – La transizione energetica spagnola sceglie di stare dalla parte di cittadini e famiglie. Il Consiglio dei Ministri sta elaborando, infatti, una nuova legge nazionale che eliminerà dalle bollette elettriche il peso dell’energia pulita. O, più precisamente, rimuoverà una volta per tutte, gli oneri pagati per gli incentivi delle rinnovabili. A spiegare il come è oggi il Ministero della Transizione Ecologica. L’obiettivo è dar vita al Fondo Nazionale per la Sostenibilità del Sistema Elettrico, strumento che finanzierà i costi legati ai regimi di remunerazione delle rinnovabili, della cogenerazione e dei rifiuti.
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Le risorse del Fondo arriveranno dai contributi di tutte le aziende fornitrici di energia e l’implementazione sarà graduale, attraverso un programma quinquennale. Il governo spera in questo modo di riuscire a tagliare del 13% la bolletta domestica. “È un meccanismo socialmente progressista”, scrive il Ministero. “Minore è il reddito delle famiglie, maggiore è il peso dell’elettricità nel loro ‘paniere energetico’; quindi il calo del prezzo dell’elettricità andrà particolarmente a vantaggio delle famiglie con redditi inferiori”. Inoltre, per garantire l’equità e un’equa ridistribuzione, il fondo prevede esenzioni e compensi per i settori con minore adattabilità.
Il nuovo “Fondo Nacional para la Sostenibilidad del Sistema Eléctrico“ si inserisce nel gruppo di interventi associati alla transizione energetica per riattivare l’economia nel breve periodo, allineando la ripresa a un modello energetico ed economico sostenibile; ossia un modello che favorisca la creazione di occupazione di qualità e duratura, contribuendo alla decarbonizzazione e all’elettrificazione dell’economia spagnola.
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Sarà gestito dall’Istituto per la Diversificazione e il Risparmio Energetico (IDAE) e alimentato dai contributi degli operatori dei settori energetici, definiti “soggetti obbligati”, sulla base delle loro vendite. Parliamo di società di trading di gas naturale ed elettricità, operatori di prodotti petroliferi all’ingrosso, operatori di GNL all’ingrosso. A ciò si assoceranno anche gli introiti delle aste di CO2. Inoltre, potrà essere integrato con risorse provenienti da fondi comunitari e altri elementi consegnati nei bilanci generali dello Stato. “La riduzione dei costi fissi nella bolletta elettrica sarà integrata da altre misure per combattere la povertà energetica, come il bonus energetico che il Governo finalizzerà in applicazione della Strategia nazionale contro la povertà energetica 2019-2024”. L’incentivo mira a coprire i diversi consumi energetici affrontati dalle famiglie vulnerabili.