Pubblicati i dettagli del nuovo ciclo dello schema Contratti per differenza (CfD) britannico
(Rinnovabili.it) – Ben 265 milioni di sterline, pari a 310 milioni di euro, per sostenere lo sviluppo di 45 nuovi gigawatt di eolico e fotovoltaico entro il 2030. Il Governo britannico annuncia così una nuova iniezione di fiducia per l’energia pulita del regno lanciando il più grande round di incentivi alle rinnovabili mai progettato. Si tratta del nuovo ciclo dei Contracts for Difference (CdF), lo strumento finanziario con cui Londra dal 2015 sostiene le sue green energy. Il Ministero dell’Energia ne ha svelato stamattina i dettagli, raddoppiando la capacità elettricità rinnovabile assegnata con le ultime aste UK.
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L’annuncio odierno ha un grande protagonista: l’eolico offshore. Ai futuri impianti in mare sono riservati, infatti, 200 milioni di sterline sul totale. Con l’obiettivo è portare il settore almeno a 40 GW installati entro la fine del decennio. “La capacità eolica offshore aggiuntiva derivante dal solo finanziamento potrebbe alimentare circa 8 milioni di case”, spiega il Ministero dell’Energia. Altri 10 milioni di sterline andranno alle cosiddette “tecnologie consolidate”, ossia eolico a terra, idroelettrico e fotovoltaico, riammesse alle aste dopo lo stop degli anni passati. Per questa tranche però vi sarà un limite di 5GW sulla capacità assegnabile in totale, con cap specifici di 3,5 GW sia per l’eolico che per il solare. Infine il Governo ha deciso di riservare parte degli incentivi alle rinnovabili emergenti: 55 milioni di sterline, di cui 24 destinate esclusivamente ai progetti con turbine offshore galleggianti.
L’annuncio è stato accompagnato dalla pubblicazione delle nuove pubblicate linee guida aggiornate per i progetti eolici onshore in Inghilterra. Regole che dovrebbero garantire alle comunità locali una voce più efficace sullo sviluppo degli impianti.
Incentivi alle rinnovabili UK, come funzionano i CdF?
A differenza dei classici incentivi alle rinnovabili elargiti con i sistemi Feed-in-Tariff, i CdF sono contratti di diritto privato. Hanno una durata di 15 e vengono stipulati tra i produttori di elettricità rinnovabile e la Low Carbon Contracts Company (LCCC), una società di proprietà del governo che gestisce i CfD a condizioni di mercato. Londra li assegna attraverso una serie di aste competitive, note come round di allocazione. Le aziende che vogliono prendevi parte presentano delle offerte dichiarando il prezzo al quale venderanno al governo la futura energia prodotta. Ai vincitori spetta una remunerazione predefinita, il cosiddetto prezzo di esercizio o strike price, garantita per un lungo periodo di tempo. Laddove il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica sia inferiore allo Strike Price, l’impianto riceverà un’integrazione pari alla differenza tra i due. Se è superiore, l’impianto deve invece restituire la differenza al Governo. Questo rimborso finisce direttamente nelle bollette energetiche dei consumatori.
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“Lo schema Contratti per differenza ha aiutato il Regno Unito a diventare un leader mondiale nella generazione di elettricità pulita e ad abbassare i prezzi per i consumatori”, ha spiegato il ministro dell’Energia Anne-Marie Trevelyan. “I progetti odierni rispettano il Piano in dieci punti del Primo Ministro, sosenendo la prossima generazione di progetti di elettricità rinnovabile necessari per alimentare le nostre case e raggiungere i nostri obiettivi di cambiamento climatico leader a livello mondiale”.