Il documento fa il punto sull'andamento delle sette procedure d'aste e registri e degli altri meccanismi d'incentivazione attivi a livello nazionale
On line il documento “Incentivazione delle fonti rinnovabili”
(Rinnovabili.it) – Come stanno andando gli incentivi alle rinnovabili elettriche in Italia? A rispondere alla domanda è ovviamente il Gestore dei Servizi energetici (GSE) che, dopo aver aggiornato il suo contatore FER, pubblica oggi il nuovo Bollettino semestrale. Il documento fornisce l’aggiornamento sui meccanismi di incentivazione nell’ambito del DM 4 luglio 2019 (il celebre decreto FER1), del DM 14 febbraio 2017 “Isole Minori”, del DM 23 giugno 2016 e del DM 6 luglio 2012. Un report approfondito che permette anche di individuare gli impianti su base cartografica, tramite mappe con geolocalizzazione e indicazione della fonte.
L’aggiornamento risale alla fine del I semestre 2021 ma i dati contenuti permettono di guardare l’andamento di aste e registri del Fer 1 in tutto il complesso. Ossia includendo anche i risultati delle gare di settembre 2021 e gennaio 2022.
Incentivi alle rinnovabili elettriche: aste e registri
Quello che emerge è una fotografia dettagliata del gradimento degli incentivi alle rinnovabili elettriche per le sette procedure competitive del DM 4 luglio 2019. Nel dettaglio, nelle aste del Gruppo A (eolico a terra e nuovo fotovoltaico) il bollettino sottolinea una “adeguata” partecipazione nella prima sessione e una forte riduzione nelle successive quattro sessioni rispetto al contingente. Contingente che peraltro è aumentato nel tempo anche per la mancata allocazione di una parte dello stesso nelle precedenti gare. Nelle due ultime aste, tuttavia, si è registrato un forte incremento di offerte, con rispettivamente 595 MW e 975 MW di potenza in posizione utile. E con prevalenza del fotovoltaico nell’ultima procedura, rispetto ad un passato dominato dall’eolico.
Nello stesso gruppo per i registri si è osservata una partecipazione progressivamente in aumento, arrivando quasi a saturare il contingente nella settima procedura. Anche in questo caso con una netta prevalenza del fotovoltaico.
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Nel Gruppo A-2 (impianti fotovoltaici di nuova costruzione in sostituzione di coperture di amianto) il GSE riporta una partecipazione limitata nelle prime tre procedure, ma una capacità crescente in quelle successive fino ad arrivare nella settima a oltre 100 MW. In ogni caso, il trend rialzista è risultato al di sotto del contingente effettivo messo in gara.
Si è registrata invece una elevata partecipazione della fonte idroelettrica nel gruppo B per quanto riguarda i registri, e una scarsissima risposta lato aste. Il gruppo C (rifacimento di impianti eolici, idro e a gas), invece, non ha raggiunto neppure le minime aspettative per nessuno dei due meccanismi.
Nel complesso al 30 giugno 2021 risultano in esercizio 127 MW di impianti incentivati dal decreto FER 1 con 2,1 GW a progetto. In entrambi i casi prevalentemente eolici.
Gli altri meccanismi di incentivazione delle fer elettriche
Sul fronte incentivi alle rinnovabili elettriche nelle Isole Minori, al 30 giugno 2021 risultavano sussidiati 38 impianti, esclusivamente fotovoltaici, per una potenza di 566 kW.
Il DM 23 giugno 2016 è per lo più giunto a regime, con 3.040 impianti in esercizio (75% eolici) per 1,2 GW, e solo 140 MW ancora a progetto. Alle installazioni incentivate nel I semestre 2021 sono stati erogati 100 milioni di euro (di cui 36 destinati all’eolico e 34 all’idroelettrico), a fronte di 1,7 TWh di energia incentivata.
Anche ilDM 6 luglio 2012 è giunto completamente a regime, con oltre 1,8 GW in esercizio e nessun impianto a progetto. Nel I semestre 2021 agli impianti contrattualizzati sono stati erogati 217 milioni di euro (di cui 36% all’eolico, 34% all’idroelettrico e 19% al biogas) per 2,7 TWh di energia incentivata.