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Biden prova a spegnere gli incendi dell’Ovest con 50 miliardi in 10 anni

Nel 2021 e nel 2020 gli Stati Uniti hanno visto le loro peggiori stagioni degli incendi. Adesso l’amministrazione Biden prova a cambiare approccio: priorità alle azioni preventive, come roghi controllati e disboscamento selettivo, nei 200mila km2 di territorio più a rischio

Stagione degli incendi: umidità e temperatura la rafforzano
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La stagione degli incendi è alimentata dal cambiamento climatico

(Rinnovabili.it) – Washington prepara un piano da 50 miliardi di dollari in 10 anni per far fronte a quella che, fino a pochi anni fa, negli Stati Uniti occidentali si chiamava stagione degli incendi. La siccità e altre condizioni determinate dal cambiamento climatico hanno ormai allungato da 4 a 6 mesi questo periodo. In alcune aree, ad esempio in parti della California, le fiamme di fatto non si spengono mai e sono stati registrati incendi significativi in quasi ogni periodo dell’anno.

Nel 2021 i danni totali ammontano a 70-90 miliardi di dollari, di cui 45-55 soltanto in California, e gli incendi sono stati più di 58mila e hanno bruciato quasi 29mila km2, un’area più grande del Piemonte. I 10 roghi peggiori per dimensioni e durata sono concentrati tutti nell’ultimo decennio.

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Adesso l’amministrazione Biden prova a contenere il fenomeno. Ieri ha annunciato un piano che prevede di raddoppiare l’uso preventivo dei roghi controllati e del disboscamento selettivo per creare una sorta di cordone di sicurezza attorno alle aree dove è più alta la probabilità che si scatenino le fiamme. Si tratta di un cambio di paradigma profondo, sottolineano le autorità. I forestali passeranno dall’idea di spegnere le fiamme durante un’emergenza al lavorare prima che questa si verifichi.

Gli interventi saranno concentrati in 200mila km2 di territorio (vasto come 2/3 dell’Italia) tra la Sierra Nevada californiana, il versante orientale delle Montagne Rocciose in Colorado, Arizona, Oregon e stato di Washington. E all’interno di questo perimetro, gli sforzi saranno concentrati soltanto sul 10% delle regioni soggette a incendi, dove però è concentrato l’80% del rischio per le comunità locali. Venti miliardi sono stanziati per le foreste nazionali mentre gli altri 30 miliardi serviranno per altri terreni federali, statali tribali e anche privati. Non è però ancora stata chiarita la provenienza di questi fondi, che al momento restano quindi soltanto teorici.

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