Rinnovabili • Comunità energetica rinnovabile: il caso di Smart CER nel biellese

In Aula il Piano energetico ambientale regionale

Sono due gli obiettivi del Pear: orientare le politiche regionali nella direzione di quelle del pacchetto Clima energia del piano nazionale integrato; sostenere e promuovere una intera filiera industriale di ricerca

Comunità energetica rinnovabile: il caso di Smart CER nel biellese
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Entro il 2030 -30% consumo di energia e 50% le rinnovabili elettriche

La riduzione dei consumi, l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili e la costante ricerca dell’efficienza energetica sono i macrobiettivi del Piano energetico ambientale regionale (Pear).

L’assessore Matteo Marnati ha presentato ieri in Aula la proposta di deliberazione di approvazione del piano ricordando quanto dichiarato al Parlamento dal governo Draghi che sta “lavorando per evitare le conseguenze della crisi, dovuta ad un possibile ammanco di gas russo. Il piano di emergenza dovrebbe portare alla riduzione dei consumi e delle soglie di temperatura per il riscaldamento delle abitazioni e, al limite, anche alla sospensione delle forniture sia di metano e sia di energia elettrica”.

“Gli indirizzi del piano – ha proseguito Marnati – ci porteranno forse persino a superare gli obiettivi del pacchetto energia pulita, che sono stati posti a livello europeo in ottica di sostenibilità. Sono due gli obiettivi del Pear: orientare le politiche regionali nella direzione di quelle del pacchetto Clima energia del piano nazionale integrato; sostenere e promuovere una intera filiera industriale di ricerca. Tra le fonti, i tre assi principali sono: il rafforzamento della filiera corta della biomassa; spingere sul settore idroelettrico; promuovere l’energia solare. A cascata ci sarà spazio anche per l’energia eolica e lo sfruttamento del biogas. Entro il 2030 vogliamo ridurre del 30% il consumo di energia e portare al 50% le rinnovabili, solo elettriche, rispetto all’obiettivo totale del 27,6 %. Quindi i quattro settori principali sono: le fonti rinnovabili; l’efficienza energetica principalmente agendo sugli edifici civili e sui trasporti; le reti e la generazione distribuita; il potenziamento della green economy. Rileviamo che rispetto all’obiettivo posto dal Governo e, cioè, di avere almeno un 15% di produzione da energie rinnovabili nell’anno 2020, noi siamo già arrivati, in quella data, al 18%”.

Durante la discussione generale sono intervenuti: Alberto Avetta (Pd), Marco Grimaldi (Luv), Matteo Gagliasso (Lega), Sean Sacco (M5s), Carlo Riva Vercellotti e Paolo Bongioanni (Fdi), Giorgio Bertola (M4o) e Paolo Ruzzola (Fi).

Al termine della discussione generale è stato avviato l’esame di 11 dei trentasette emendamenti presentati: due dell’assessore Marnati sugli obiettivi fissati e nove di Marco Grimaldi (Luv) che sottolineano lo stato attuale della crisi climatica e ecologica.