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Il silenzio dell’Italia sui nuovi target sul clima dell’UE al 2040: anche Parigi e Berlino chiedono il -90%

Roma è l’unica grande economia dell’UE a non aver ancora preso posizione, né a favore né contro, il nuovo obiettivo al 2040 sulle emissioni europee. Tutti i big chiedono un target ambizioso almeno del -90% rispetto ai livelli del 1990, in linea con le raccomandazioni scientifiche per tenere il riscaldamento globale sotto 1,5°C

Target clima UE 2040: anche Francia e Germania chiedono -90% emissioni
Foto di Ivan Oštrić su Unsplash

La lettera di 11 paesi sui target clima UE 2040

(Rinnovabili.it) – Solo l’Italia resta in silenzio. Tutte le maggiori economie europee hanno preso finalmente posizione. Francia e Germania in testa. I nuovi target sul clima dell’UE al 2040 devono essere “ambiziosi”: in altre parole, non si può negoziare un obiettivo inferiore al -90% di emissioni raccomandato lo scorso giugno – e ribadito nelle scorse settimane – dall’Advisory Board sul Clima dell’UE. Lo scrivono in una lettera alla Commissione, ottenuta da Politico, 11 paesi europei. Oltre a Berlino e Parigi, sono sulla stessa lunghezza d’onda Austria, Bulgaria, Danimarca, Spagna, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda e Portogallo.

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“Incoraggiamo fortemente la Commissione Europea, nella sua prossima comunicazione, a raccomandare un ambizioso obiettivo climatico dell’UE per il 2040”, scrivono gli 11 firmatari. Il punto di partenza è il risultato ottenuto alla Cop28 di Dubai, dove l’Europa si è battuta per puntellare l’obiettivo dell’Accordo di Parigi triplicando le rinnovabili e raddoppiando l’efficienza energetica a livello globale entro il 2030, e avviando un processo di transizione dalle fossili.

“È fondamentale che l’UE traduca tutto ciò in un’azione concreta e ambiziosa per inviare un forte segnale politico che l’UE darà l’esempio per convincere altri grandi produttori di emissioni a seguire l’esempio per garantire i contributi necessari per mantenere vivo l’1,5°C in modo tempestivo prima della COP30”, continua la lettera. Anche se non parla, esplicitamente, di fissare il target sul clima dell’UE al 2040 a -90%, il punto è esattamente quello.

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“L’obiettivo dovrebbe essere in linea con l’obiettivo a lungo termine di una temperatura di 1,5°C e tenere conto dei principi della legge europea sul clima, quali la migliore scienza disponibile, l’efficacia in termini di costi, una transizione giusta ed equa e i costi dell’inazione”, elaborano gli 11 ministri dell’Ambiente. Ma soprattutto, il target dovrà tenere conto del “parere dello European Scientific Advisory Board on Climate Change”. Parere che fa perno proprio sul -90% di emissioni entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990.