Lo spettacolo teatrale per bambini per sensibilizzare sull’ambiente
L’Assessorato dell’Istruzione, Università, Politiche giovanili, Affari europei e Partecipate comunica che nel corso della Veillà di Petchou, organizzata in collaborazione con l’Assessorato Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, che ha animato la Cittadella dei giovani nel pomeriggio del 30 gennaio, si è tenuto lo spettacolo teatrale “Il pianeta lo salvo io”, proposto da Europe Direct Vallée d’Aoste, del Dipartimento politiche strutturali e affari europei, con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani alle problematiche ambientali e all’importanza del rispetto del nostro pianeta.
La spettacolo, messo in scena da Francesco Giorda, del Teatro della caduta di Torino, ha riscosso un notevole successo: con ironia, leggerezza, ma ha anche spirito critico, i bambini hanno potuto prendere consapevolezza degli sprechi cui contribuiamo spesso involontariamente e scoprire piccoli gesti che se compiuti quotidianamente possono ridurli, andando nella direzione di salvaguardare l’ambiente in cui viviamo (lo spettacolo trae ispirazione dal libro di Clive Gifford “Il pianeta lo salvo (sempre) io! In 101 mosse”).
A tal riguardo, l’Assessore Luciano Caveri ha sottolineato come “Anche in un momento di festa, come la Veillà di Petchou, si può veicolare un messaggio fondamentale, quale quello dell’importanza di salvaguardare l’ambiente. I bambini hanno un grande potenziale e una sensibilità che spesso noi adulti abbiamo perso e ogni occasione, comprese quelle di divertimento e socializzazione, deve essere colta per contribuire a rafforzare il loro senso civico”.
Nel pomeriggio, grazie alla collaborazione del MAV, dell’École hôtelière de la Vallée d’Aoste, dei Centri Educativi Assistenziali, del Comune di Aosta e dei gruppi folkloristici La Clicca e Comité des traditions valdôtaines è stato possibile regalare ai bambini tanti momenti spensierati, con la possibilità di partecipare ai laboratori artigianali, di giocare ai giochi in legno giganti, di gustare la merenda e di ballare sul fieno sulle note di “Dansa pa desù lo fen”.