Per la ripresa post-covid, il governo portoghese punta tutto sull’idrogeno verde
(Rinnovanili.it) – Il governo portoghese ha annunciato di aver selezionato oltre 30 progetti per la produzione di idrogeno verde come strategia di ripresa dagli effetti economici della pandemia di coronavirus. In una dichiarazione rilasciata questa settimana, il ministro dell’Ambiente, João Pedro Matos Fernandes, ha sottolineato che il governo ha ricevuto in totale 74 manifestazioni di interesse.
Di queste, 37 sono passate ad una fase di selezione successiva, per un investimento complessivo di circa 9 miliardi di euro. Nel secondo stadio di valutazione, il governo portoghese deciderà quali progetti potranno essere realizzati.
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Tra i progetti selezionati è presente anche quello del consorzio formato dalla utility portoghese EDP-Energias de Portugal, dal gruppo petrolifero Galp e dalla la holding REN. Insieme, queste tre società mirano a creare un progetto industriale per la produzione di idrogeno verde nei pressi di Sines, a sud di Lisbona.
Alla notizia della selezione, il consorzio ha dichiarato in una nota che il progetto presentato “ha un’importante dimensione internazionale, sia per la sua vocazione all’esportazione che per la mobilitazione di partner con una vasta esperienza nella catena del valore dell’idrogeno“.
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Ad aprile, Matos Fernandes aveva dichiarato a Reuters che il Portogallo desiderava un futuro post-coronavirus più attento all’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici. Uno dei principali obiettivi del governo era quello di costruire un’unità di idrogeno a energia solare proprio vicino al porto di Sines, tale da poter attirare fino a 5 miliardi di euro di investimenti privati.
Con idrogeno verde si intende la produzione del combustibile tramite processi ad alta intensità energetica ma privi di emissioni, perché alimentati ad energia rinnovabile. Tuttavia, la scorsa settimana, un gruppo di economisti ed esperti di energia portoghesi ha firmato un manifesto contro la strategia del governo sull’idrogeno da fonti rinnovabili, avvertendo che costerebbe il doppio o il triplo in più rispetto alla produzione di energia tramite gas naturale.