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Addio HFC: anche gli Usa dicono basta agli idrofluorocarburi, potenti gas serra

HFC: gli Stati Uniti pensano al phase out degli idrofluorocarburi
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Il senato ha ratificato lo stop agli idrofluorocarburi con 69 sì e 27 no

(Rinnovabili.it) – Gli Stati Uniti hanno ufficialmente ratificato l’emendamento Kigali al protocollo di Montréal del 1987 per tagliare gli idrofluorocarburi (HFC), potenti gas serra, in aggiunta ai CFC già normati. Con 69 voti a favore e 27 contrari, il senato americano ha ultimato anche l’ultimo passaggio formale per rendere operativo il phase out degli HFC, già predisposto dall’Epa, l’Agenzia nazionale per la protezione ambientale, all’inizio del mandato di Joe Biden.

Gli HFC sono gas solitamente impiegati per la produzione di schiume isolanti, impianti di condizionamento e refrigerazione. Noti anche come gas fluorurati, sono tra i principali responsabili del buco dell’ozono insieme ai CFC e hanno un impatto forte anche sul riscaldamento globale. Infatti, hanno in genere un potere climalterante centinaia e spesso migliaia di volte maggiore di quello della CO2.

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Per questa ragione a livello internazionale si è raggiunta un’intesa per tagliarne la produzione e il consumo. L’emendamento Kigali, preparato nel 2016 e entrato in vigore nel 2019, prevede che gli aderenti diano subito una sforbiciata ai loro HFC, consumando e producendo non oltre il 20% delle loro quote base di idrofluorocarburi. L’orizzonte finale per il phase out è fissato al 2036 per i paesi sviluppati, al 2045 per un secondo gruppo di paesi tra cui Cina, Brasile e Sudafrica (che possono iniziare il taglio nel 2024) e al 2047 per un terzo gruppo di paesi in cui è inclusa, tra gli altri, l’India (che può avviare il taglio nel 2028). L’Italia ha ratificato l’emendamento Kigali quest’anno, a gennaio, con la legge 8/2022.

Il piano dell’Epa prevede di superare la soglia raccomandata dall’emendamento sugli HFC, arrivando a -85% entro il 2036. Nel complesso, questo impedirebbe che l’equivalente di circa 900 milioni di tonnellate di CO2 vengano rilasciate in atmosfera durante quel periodo, ha calcolato l’agenzia. Mentre l’impatto dell’emendamento a livello globale dovrebbe evitare un riscaldamento del pianeta di circa 0,5°C entro la fine del secolo.

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