L’ex sindaco di New York ha promesso 50 milioni di dollari per portare la campagna " Beyond Coal" nel Vecchio Continente e accelerare l’uscita di scena del carbone europeo
(Rinnovabili.it) – La guerra al carbone, che il miliardario americano Micheal Bloomberg sta conducendo negli Stati Uniti dal 2010, ha aiutato a scavare la fossa al combustibile fossile. Non gli si può dare ovviamente il merito esclusivo visto le dinamiche di mercato, ma negli anni in cui “Beyond Coal” si è fatta strada nel Paese, oltre 250 centrali termoelettriche statunitensi sono state chiuse, rimpiazzate da nuova potenza rinnovabile.
L’obiettivo per il 2020 è portare questo stesso numero a quota 500, sostituendo gli impianti in uscita con soluzioni energeticamente pulite, come l’eolico, la geotermia o il fotovoltaico.
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Forte dei successi in patria, l’ex sindaco di New York, ora inviato speciale dell’ONU sui cambiamenti climatici è pronto a fare il bis in Europa. Bloomberg ha infatti annunciato oggi di voler espandere la campagna “Beyond Coal” anche nel Vecchio Continente.
Dal vertice della COP 23 di Bonn, ha già annunciato un piano di investimenti del valore di 50 milioni di dollari, risorse che serviranno ad ampliare lo spettro d’azione nei Paesi europei, per puntare in futuro anche nel resto del Pianeta. I fondi sosterranno le attività base della campagne, la ricerca sugli impatti sanitari del carbone nelle varie Nazioni e le possibili azioni legali contro le centrali inquinanti.
L’iniziativa mira a accelerare il phase-out del combustibile fossile, capitalizzando i rapidi crolli dei costi delle rinnovali e le crescenti preoccupazioni circa l’inquinamento atmosferico. “La guerra al carbone […] è iniziata e continua ad essere guidata da comunità stanche di aver aria e acqua avvelenate quando esistono alternative più pulite e meno costose”, ha commentato Bloomberg.
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Alcuni dei nuovi finanziamenti verranno gestiti dalla Fondazione europea per il clima, guidata da Laurence Tubiana, che ha vestito i panni dell’ambasciatore francese per il cambiamento climatico durante la COP 21 di Parigi. “L’Europa continua a sostenere in modo significativo il carbone per la produzione di energia elettrica, ma il rapido ritmo dello sviluppo a basso costo delle rinnovabili offre una grande opportunità”, commenta Tubiana dalle pagine del Guardian. “Insieme alla Fondazione Bloomberg Philanthropies, possiamo aiutare a cambiare il corso della storia e guidare l’Europa verso un futuro più pulito, più sano e più redditizio”.