di Tommaso Tetro
Il rapporto sull’attività del 2020 del GSE
(Rinnovabili.it) – Oltre 15 miliardi di euro destinati alla promozione della sostenibilità. Di questi 11,9 per l’incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili; 1,1 miliardi per l’efficienza energetica e per le fer termiche; 1 miliardo dedicato ai biocarburanti; 1,3 miliardi di euro dai proventi delle aste di CO2 nell’ambito del meccanismo europeo Ets (Emission trading scheme). Sono i dati principali che emergono dal rapporto sull’attività 2020 del Gse – Gestore dei servizi energetici, la società del ministero dell’Economia che in Italia promuove lo sviluppo sostenibile attraverso l’incentivazione dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili.
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Nonostante la pandemia – viene spiegato – il Gestore ha favorito nel 2020 l’attivazione di nuovi investimenti, pubblici e privati, nel settore della green economy per circa 2,2 miliardi mentre l’energia elettrica generata da fonti rinnovabili e i risparmi energetici indotti dagli interventi di efficientamento incentivati hanno evitato l’emissione in atmosfera di ben 42 milioni di tonnellate di CO2, pari al consumo di 109 milioni di barili di petrolio.
È invece stimata in 51mila unità di lavoro all’anno (equivalenti a tempo pieno) l’occupazione legata alle iniziative nuove e già in corso sostenute. Con una copertura da fonti rinnovabili stimata al 20% dei consumi energetici complessivi nei settori elettrico, termico e dei trasporti, l’Italia nel 2020 ha superato gli obiettivi fissati dall’Unione europea (il 17% al 2020). Nel settore elettrico il 37% dei consumi è stato soddisfatto da fonti rinnovabili, cui è associata una produzione di circa 116 TWh, grazie anche a nuovi impianti installati per oltre 900 MW di potenza (dei quali circa 750 di fotovoltaico) e all’incremento della produzione fotovoltaica dovuta al maggior irraggiamento solare.
Alla fine del 2020 risultavano in esercizio in Italia circa 950mila impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, per una potenza complessiva di oltre 56 GW. Quasi 936mila di questi sono fotovoltaici, circa 5.700 eolici, mentre i restanti sono alimentati dalle altre fonti (idraulica, geotermica, bioenergie). Il fotovoltaico – racconta il Gse – sarà protagonista anche nel 2021 grazie all’avvio dei progetti relativi all’autoconsumo collettivo e alle comunità energetiche.
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Sul punto il Gestore ha pubblicato le regole tecniche, e reso disponibile il portale per le istanze di accesso agli incentivi, oltre ad aver avviato una capillare attività informativa e di promozione con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. I costi sostenuti dal Gse per l’incentivazione e il ritiro dell’energia elettrica si sono attestati nel 2020 sui 12,9 miliardi di euro. Costi che sono stati in parte compensati dai ricavi, per circa 1 miliardo di euro, provenienti dalla vendita dei 29,2 TWh di energia verde ritirata e collocata sul mercato elettrico. La differenza tra i costi e i ricavi ha determinato per il 2020 una componente ‘Asos’ (la spesa per gli oneri di sistema) in bolletta di circa 11,9 miliardi di euro; in aumento dell’11,4% sul 2019.
L’assistenza e la promozione a cittadini, imprese e Pa hanno caratterizzato l’impegno dell’ente sui temi dell’accesso agli incentivi e della riqualificazione energetica degli edifici pubblici fornendo supporto a oltre 3.100 enti pubblici ed erogando formazione a oltre 2.500 tecnici della pubblica amministrazione. Con le attività di customer care, nel 2020 il Gse ha gestito più di 429mila richieste di supporto e, con l’obiettivo di rendere più efficace e semplice il dialogo con gli operatori, ha messo a disposizione il nuovo portale dei servizi.
Per quanto riguarda l’efficienza energetica, le domande di accesso al Conto termico sono state 113.498, corrispondenti a 451 milioni di euro di incentivi richiesti, di cui 320 milioni in accesso diretto e 131 milioni relativi a interventi prenotati dalla pubblica amministrazione. Nel 2020 il Gestore ha riconosciuto poco più di 1,7 milioni di titoli di efficienza energetica, dei quali il 59% per interventi in ambito industriale, il 32% nel settore civile, il 5,5% per progetti di illuminazione, e i restanti per il settore dei trasporti.
Con l’obiettivo di applicare alla transizione energetica i risultati delle innovazioni tecnologiche, nel 2020 è stato sviluppato un progetto per verificare l’applicabilità e il valore aggiunto della tecnologia blockchain con particolare attenzione al tracciamento end-to-end della filiera dei biocarburanti, al supporto alla mobilità sostenibile e alle comunità energetiche. Infine, per promuovere la cultura della sostenibilità in tutti gli ambiti, nel 2020 attraverso il progetto ‘Gse incontra le scuole’ sono stati formati circa 1.680 studenti delle scuole primarie e secondarie di tutta Italia.