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Enel X in prima linea nel supporto ai Gruppi di Autoconsumo Collettivo

Più gestibili rispetto alle comunità energetiche, ma ugualmente incentivati. Ecco come funzionano i Gruppi di Autoconsumo Collettivo

Gruppi di Autoconsumo Collettivo

In collaborazione con Enel

(Rinnovabili.it) – Dal 2024 gli astri saranno finalmente allineati per la piena entrata in funzione dei Gruppi di Autoconsumo Collettivo (AUC), che permetteranno di fare un passo avanti rispetto alle comunità energetiche rinnovabili (CER). Sarà infatti possibile produrre e condividere l’energia rinnovabile in ambito condominiale ottenendo incentivi statali. 

È un settore, quello degli AUC, in cui è pioniera Enel X, già pronta ad offrire pacchetti chiavi in mano agli utenti dei condomini e alle imprese. In un webinar organizzato da Rinnovabili.it e moderato dal direttore Mauro Spagnolo, l’azienda ha raccontato come funziona un gruppo di autoconsumo collettivo, quali vantaggi offre e come coglierli da subito.

La crescita degli AUC è solo questione di tempo

Il panorama generale lo ha descritto Nicole Sarallo, project manager AUC di Enel X Italia. “Oggi abbiamo 17 CER e 37 gruppi di acquisto collettivo in Italia, per una potenza complessiva installata di 1,5 MW”. La stragrande maggioranza degli impianti è nel Nord Italia, ma si tratta ancora di una goccia nel mare. “Come obiettivo al 2026 – spiega Sarallo – dovremmo arrivare a 5 GW, che al 2030 diventeranno 7”. L’intenzione è infatti di coprire il 10% degli obiettivi nazionali al 2030 con la produzione di rinnovabili da CER e AUC. Oggi quindi solo lo 0,03% del target al 2026 è stato raggiunto.

Servono strumenti normativi per raggiungere questi obiettivi. Dopo la Direttiva europea RED II, che per prima ha introdotto il concetto di autoconsumo collettivo e comunità energetica rinnovabile, gli stati membri hanno normato il nuovo settore. In Italia, il decreto ministeriale è stato firmato dal MASE il 6 dicembre, e ora tocca al GSE aggiornare le regole tecniche. 

I cittadini diventano prosumer

Non soltanto le aziende, ma anche i cittadini possono autoprodurre l’energia elettrica e condividerla. Se la CER è infatti uno strumento più agevole per tenere insieme diversi attori – soprattutto pubbliche amministrazioni e piccole e medie imprese – per costituire un AUC basta l’unione di due o più soggetti che decidono di installare impianti fotovoltaici per la produzione e la condivisione di energia proveniente da fonti rinnovabili

Vale anche per i semplici cittadini che abitano in condominio – chiarisce Nicole Sarallo – La stessa definizione di condominio non è così stringente. Non è detto infatti che questo sia costituito da un unico stabile. Secondo l’art. 1120 del codice civile, tutte le unità immobiliari che hanno parti comuni a servizio di tutto il fabbricato vengono considerate idonee a costituire un AUC”. Rientrano quindi nella definizione i “supercondomini”, gli edifici a schiera o i “condomini diffusi”

Anche la burocrazia per costituire un gruppo di autoconsumo collettivo è minore rispetto alle CER. Come chiarisce Luca Milesi, Sales di Enel X Italia, “basta una delibera dell’assemblea di condominio approvata a maggioranza semplice per aderire a un AUC. Questa semplicità lo trasforma in uno strumento più agevole per i cittadini”. 

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Gli incentivi per i gruppi di autoconsumo collettivo

Gli incentivi per i Gruppi di Autoconsumo sono di tre tipi: “Intanto c’è un risparmio immediato in autoconsumo per l’utenza a cui è connesso l’impianto – spiega Milesi – Poi c’è la possibilità di vendere l’energia in rete. Infine, è possibile usufruire della tariffa premio, emanata dal GSE e basata sull’energia condivisa in maniera virtuale. Tutti i membri della configurazione possono infatti condividere virtualmente l’energia su base oraria.


Per costituire un AUC non serve collegare ogni utente con l’impianto fotovoltaico. Questo è collegato al POD condominiale e il risparmio si calcola per quella utenza. In pratica, la bolletta su cui si realizza è quella degli usi comuni. Enel X accompagna amministratori e condòmini in tutte le fasi del processo: dall’analisi di fattibilità alla formulazione della proposta, dalla gestione amministrativa e burocratica all’installazione degli impianti fotovoltaici, fino alla gestione del Gruppo di Autoconsumo Collettivo.

Rivedi il webinar a questo link