La CO2 catturata in Belgio viene caricata su navi nel porto di Anversa-Bruge e iniettata in un giacimento petrolifero esaurito nelle acque danesi del Mare del Nord. Von der Leyen: "Questa è una storia di successo per la cooperazione europea transfrontaliera"
Il progetto di CCS transfrontaliero mira a immagazzinare in modo permanente fino a 8 mln di tonnellate di CO2 l’anno
(Rinnovabili.it) – Nasce la prima catena del valore completa per la cattura e lo stoccaggio del carbonio in Europa. L’artefice è Greensand, progetto di CCS transfrontaliero che ha ricevuto ieri la “benedizione” da parte della Commissione europea. Sostenuta da un consorzio di 23 partner con esperienza nel sequestro e immagazzinamento della CO2 – tra cui aziende, università, governi e start-up – l’iniziativa si è data da subito un obiettivo ambizioso: divenire un modello di sostenibilità senza confini. Il progetto infatti cattura la CO2 in Belgio (ma in in futuro anche in Germania) per spedirla oltre confine e immagazzinarla geologicamente nei fondali danesi nel Mare del Nord
Per celebrare l’iniziativa e i suoi primi risultati, si è tenuto ieri a Esbjerg, in Danimarca, l’evento First Carbon Storage ospitato da INEOS e Wintershall Dea, partner leader del consorzio. All’appuntamento ha preso parte anche Ursula von der Leyen, la presidente dell’Esecutivo UE che ha così commentato: “Questo è un grande momento per la transizione verde dell’Europa e per la nostra industria delle tecnologie pulite. [Si tratta della] prima catena del valore completa per la cattura e lo stoccaggio del carbonio in Europa. State dimostrando che si può fare […] Questa è una storia che vale la pena condividere. È una storia di successo per la cooperazione europea transfrontaliera”.
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Progetto Greensand, come funziona?
Il progetto Greensand cattura il carbonio in un sito INEOS Oxide in Belgio, un impianto per la produzione di ossido di etilene e derivati. La CO2 sequestrata dai fumi industriali viene liquefatta e caricata su navi nel porto di Anversa-Bruge. Le imbarcazioni si dirigono quindi al giacimento petrolifero esaurito nel Mare del Nord danese, il Nini West gestito da INEOS. La CO2 liquida viene iniettata nel giacimento ad una profondità di circa 1.800 metri e e monitorata. Secondo uno studio di DNV GL il sito sarebbe idoneo per l’iniezione di 0,45 milioni di tonnellate di CO2 l’anno per pozzo, per un periodo di 10 anni.
Per von der Leyen il CCS transfrontaliero “aiuterà la nostra industria e il clima. Il progetto Greensand mira a immagazzinare in modo sicuro e permanente fino a 8 mega tonnellate di CO2 all’anno entro il 2030. Per metterlo in prospettiva, ciò corrisponde a oltre il 10% delle attuali emissioni annuali di CO2 della Danimarca, ovvero l’impronta di carbonio annuale di quasi 1 milione di danesi cittadini”.
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