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Greenbuilding: la top ten del 2015

top ten greenbuilding

 

(Rinnovabili.it) – Il 2015 è stato un anno davvero fortunato per il greenbuilding. Il settore dell’architettura sostenibile è in forte crescita ed in tutto il mondo vengono brevettati nuovi materiali, progettati edifici sempre più efficienti e stanziati investimenti per migliorare l’efficienza in edilizia.

L’Expo di Milano è stata una vetrina per l’edilizia green, i padiglioni hanno testimoniato che i progettisti di tutto il mondo guardano nella stessa direzione e che la sostenibilità è uno dei temi centrali del panorama architettonico internazionale.

Le tendenze del greenbuilding di quest’anno sono state principalmente due: da una parte abbiamo il ritorno ai materiali naturali, alla tradizione, alle tecniche che utilizzavano i nostri avi per vivere in strutture accoglienti e sicure. Dall’altra parte c’è il progresso tecnologico, che sempre più spesso si mette al servizio delle architetture green. Tra stampanti 3D, balle di paglia, macchine a controllo numerico, terra cruda e droni costruttori possiamo aspettarci un 2016 davvero interessante.

 

La top ten del greenbuilding 2015

 

Il padiglione italiano mangia smog dell’Expo milanese

1 – Palazzo Italia dello Studio Nemesi

Il padiglione italiano dell’Esposizione Universale di Milano progettato dallo studio di architetti romani Nemesi vince il primo posto di questa classifica per l’uso del cemento come strumento per migliorare la qualità dell’aria di Milano. La miscela foto catalitica messa a punto da Italcementi è stata apprezzata per le qualità estetiche dovute al riciclo degli scarti delle cave del marmo di Carrara.

 

Il grattacielo peloso che raccoglie l’energia del vento-

2 – Grattacielo peloso del Belatchew Lab Arkitektur

Questo grattacielo dal rivestimento singolare vuole sfruttare il vento per produrre energia attraverso il movimento dei “peli” che lo ricoprono. Il sistema utilizza la tecnologia piezoelettrica per trasformare l’ondeggiare delle sottili fibre in energia pulita e raggiungere un alto grado di efficienza.

 

Aurora in Cernobyl: il grattacielo che assorbe le radiazioni

3 – Aurora di Cernobyl di Zhang Zehua, Song Qiang e Liu Yameng

Questo grattacielo utilizza un rivestimento stratificato per illuminarsi assorbendo le radiazioni nucleari della città colpita dalla catastrofe del 1986. Secondo gli architetti grazie alla tecnologia sviluppata per “Unexpected Aurora”, quando il grattacielo smetterà di brillare la città sarà di nuovo sicura.

 

La casa d'acqua rivoluzionerà il greenbuilding

4 – La casa d’acqua di Matyas Gutai

Un ricercatore trentaquattrenne ungherese a escogitato il sistema per isolare le pareti servendosi del più semplice dei materiali: l’acqua. Nell’abitazione che ha realizzato a Budapest due lastre di vetro sono riempite con semplice H2O, mentre un sistema di controllo monitora la temperatura degli ambienti. Quando è necessario, l’energia termica immagazzinata nelle fondamenta della costruzione viene rilasciata per scaldare le pareti.

 

Waternest 100: materiali riciclati per la casa in legno galleggiante

5 – Waternest di Giancarlo Zema

Le abitazioni galleggianti progettate dall’architetto italiano che ha collaborato con l’azienda EcoFloLife è realizzata per il 98% con materiali naturali. La struttura in legno lamellare di questa dimora circolare è protetta da un guscio di alluminio mentre i 60 metri quadri di silicio amorfo in copertura producono energia pulita.

 

I BIG svelano la eco casa di vacanze per “vecchietti sportivi”

6 – Hualien Residence dei BIG

Questa casa vacanze per anziani sagomata come una catena montuosa in miniatura con il green roof ed i pannelli fotovoltaici riescono a garantire altissime prestazioni al resort vetrato per “vecchietti ancora arzilli”.

 

top ten greenbuilding

7 – Marina One di Gustafson Porter e Ingenhoven Architects

Questo grattacielo di Singapore entra tra i dieci capolavori del greenbuilding per i tre giardini che ne fanno una foresta urbana. La corte interna, sagomata come un pendio con ripide curve di livello, ospita il più grande santuario urbano del distretto per uffici della città stato. A completare la foresta il green roof ed il giardino di fonte al grattacielo verde.

 

Ancora lei, Zaha Hadid vince il premio per i grattacieli sostenibili

8 – Wangjing SOHO di Zaha Hadid

Il progetto che ha fatto vincere alla regina dell’architettura anglo irachena il prestigioso Emporis Skyscraper Award 2014, sono le due montagne green di Pechino. Questi due grattacieli tondeggianti oltre a caratterizzare il panorama cittadino permettono un risparmio idrico del 42% ed energetico del 12,8% rispetto agli standard ASHRAE.

 

MORPhotel, l’albergo galleggiante per vacanze in alto mare

9 – Morphotel di Gianluca Santosuosso

Questo albergo galleggiante ha guadagnato il suo posto nella classifica del greenbuilding per il design accattivante abbinato alle prestazioni da record. Con fotovoltaico ed energia prodotta dal moto ondoso l’hotel potrebbe navigare off-grid all’infinito. Il resort di lusso itinerante diventerà realtà?

 

Container in architettura, per Mumbai il grattacielo da 32 piani

10 – Container Skyscraper di Ganti + Associates

Il grattacielo di 32 piani di Ganti + Associates è interamente realizzato con i container delle spedizioni riciclati. Un telaio esterno garantisce la stabilità di questa struttura pensata per rendere più salubri ed accoglienti gli slum di Mumbai. Per un’efficienza da record mini turbine eoliche e fotovoltaico in copertura.

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