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Green Deal europeo: Bruxelles rivede le sue priorità 2020

Green Deal
Credits: Gerd Altmann da Pixabay

A causa dell’emergenza covid-19, alcune iniziative del Green Deal europeo saranno messe in stand-by

(Rinnovabili.it) – Alla luce delle nuove condizioni dovute alla pandemia di covid-19, la Commissione Europea sta rivedendo il suo programma di lavoro per il 2020. Sebbene le politiche climatiche rimangano ampiamente una priorità, alcune iniziative nell’ambito del Green Deal europeo potrebbero essere ritardate perché considerate “meno essenziali”.

Secondo un documento visionato da Euroactiv, l’esecutivo UE sta definendo una scaletta di “file urgenti, nuovi ed esistenti, relativi a covid-19″ al fine di liberare capacità per un Green Deal aggiornato, che dovrebbe essere pubblicato il 29 aprile. “Data la crisi causata dalla pandemia di coronavirus, la Commissione sta attualmente rivedendo il suo programma di lavoro per il 2020, ha confermato un portavoce dell’UE ad Euroactiv.

Il riesame dell’agenda politica del 2020 sta quindi considerando il possibile rinvio di alcune iniziative del Green Deal considerate “meno essenziali per la realizzazione delle priorità chiave assolute. Tra le “priorità chiave assolute” invariate e contrassegnate in verde, il documento menziona “in particolare i file relativi alle transizioni ecologiche e digitali. In giallo, invece, ci sono le iniziative che possono subire un ritardo fino alla fine del 2020. In rosso, quelle posticipate al 2021.

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Semaforo verde

Tra le iniziative prioritarie del Green Deal, la Commissione Europea indica la strategia di finanza sostenibile, considerata un contributo chiave per la ripresa dalla crisi coronavirus.  Tra le priorità anche la cosiddetta Renovation wave, i cui dettagli devono ancora essere definiti. Anche in questo caso, l’”onda di rinnovamento” viene considerata un punto fondamentale del piano di risanamento post-codiv-19. I benefici economici, infatti, deriverebbero dall’attenzione alla transizione e all’efficienza energetica, specie nel settore dell’edilizia.

Infine, anche gli obiettivi climatici 2030 vengono considerati un fattore chiave. Tuttavia, a causa del rinvio della conferenza ONU sul clima a Glasgow (COP26), “potrebbe essere concesso del tempo aggiuntivo a un complesso esercizio analitico alla base dell’elaborazione di nuovi obiettivi, afferma il documento.

Semaforo giallo

Tra le iniziative rinviate alla fine del 2020, troviamo il patto europeo per il clima, per il quale uno degli obiettivi era “stabilire una piattaforma in autunno prima della prevista conferenza delle parti a Glasgow”. Anche la strategia Farm to Fork, sebbene considerata importante, dovrebbe “riflettere anche gli insegnamenti della pandemia di covid-19 in relazione alla sicurezza alimentare. Ciò potrebbe rendere necessario un rinvio”, afferma il documento.

Tra gli altri, anche la revisione della direttiva sulla rendicontazione non finanziaria; la strategia per l’integrazione del settore intelligente (“un progetto importante” per la transizione energetica); l’energia rinnovabile offshore, programmata per coincidere con gli annunci degli Stati membri dell’UE che sono membri dell’Alleanza del Mare del Nord; la strategia chimica per la sostenibilità, considerata “un elemento chiave dell’ambizione della Commissione di affrontare tutte le fonti di inquinamento”; e la strategia per una mobilità sostenibile e intelligente, il cui contenuto è “collegato agli obiettivi climatici 2030”.

Infine, anche la strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030, strettamente correlata all’iniziativa Farm to Fork, verrà posticipata a fine 2020, insieme al programma di azione per l’ambiente.

Semaforo rosso

Le azioni che vedranno il via libera nel 2021, invece, sono la nuova strategia dell’UE sull’adattamento ai cambiamenti climatici e la nuova strategia forestale. “Sia la strategia forestale, sia la strategia di adattamento sono iniziative importanti ma non critiche in termini di tempo in relazione al clima politica generale”, afferma il documento. Tuttavia, “la strategia di adattamento ai cambiamenti climatici era stata inizialmente prevista per il 2021 in ogni caso, e il ritardo consentirà ora di preparare una valutazione d’impatto.

Anche i programmi ReFuelEU Aviation – Combustibili per aviazione sostenibile e FuelEU Maritime – Spazio marittimo europeo verde saranno rimandati all’anno prossimo, insieme alla strategia di responsabilizzazione dei consumatori per la transizione ecologica: “Questa iniziativa è un elemento importante del pacchetto sull’economia circolare, il cui lavoro tecnico è sulla buona strada”, si legge. “Tuttavia, questa iniziativa potrebbe essere rimandata al 2021 e potrebbe essere accompagnata da iniziative di economia circolare sui prodotti sostenibili.

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