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La Gran Bretagna pagherà i cittadini per consumare meno energia

consumare meno energia
via depositphotos.com

Mentre la colonnina di mercurio scende sotto lo zero, l’UK mette alla prova il suo servizio di risposta alla domanda

(Rinnovabili.it) – I test svolti nel 2022 avevano dato i risultati sperati e oggi, con il crollo delle temperature, la Gran Bretagna si appresta ad attivare per la prima volta il servizio di flessibilità alla domanda con cui attenuare i picchi nei consumi energetici. Lo strumento era stato messo a punto nel 2022 dalla National Grid ESO, il gestore della rete elettrica UK, coinvolgendo oltre un milione di famiglie e imprese con l’obiettivo di fornire flessibilità su larga scala. Il servizio permette infatti di “partecipare al mercato” consumando meno energia in determinate fasce orarie, e ricevendo in cambio degli incentivi in denaro.

Un progetto ampio realizzato ovviamente grazie alla partecipazione di 26 aziende di distribuzione elettrica, tra cui British Gas, EoN, Octopus Energy e EDF e aggregatori.

Una ricompensa per chi decide di consumare di meno

I dettagli del servizio in attivo ancora non si conoscono. La National Grid ESO ha fatto sapere che durante i primi due test effettuati nel 2022 il Demand Flexibility Service ha prodotto un totale di 314,2 MWh di riduzione della domanda. E che l’operazione sarà attivata per la prima volta oggi dalle 17:00 alle 18:00.

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Questo non significa che le forniture di elettricità siano a rischio e le persone non dovrebbero essere preoccupate”, ha affermato il National Grid. La società prevede che la partecipazione continuerà a crescere e che nuovi fornitori si iscriveranno per partecipare al servizio e ricevere compensi per consumare meno energia. Secondo quanto notificato da Ofgem gli eventi dimostrativi includevano un prezzo di accettazione garantito per i fornitori partecipanti di 3.000 sterline il MWh.

Quello che è certo è che la Gran Bretagna si aspetta un rialzo della domanda energetica. L’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito ha esteso l’allerta freddo di livello 3 fino a mercoledì 25 gennaio e in alcune località il termometro ha raggiunto rapidamente i meno 10°C. Tra le misure di sicurezza l’operatore di rete ha anche imposto di tenere pronti tre impianti termoelettrici a carbone. Come confermato dalla stessa società tramite i social si tratta solo di un’intervento precauzionale e non è detto che verranno impiegate.

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