Pronto il framework globale per definire un carico GNL carbon neutral
(Rinnovabili.it) – Carichi di gas naturale liquido (GNL) dichiarati “carbon neutral”: dopo i primi isolati episodi dei mesi scorsi, arriva un quadro regolatorio comune. L’iniziativa è dell’International Group of Liquefied Natural Gas Importers, l’associazione di categoria che riunisce praticamente tutte le aziende impegnate nell’import e nella rigassificazione del GNL. L’obiettivo? Il GNL carbon neutral è la risposta dell’industria alla transizione energetica: proporre una fonte fossile come verde e climaticamente accettabile tramite il ricorso a meccanismi compensatori.
L’idea alla base del GNL carbon neutral è la stessa di qualsiasi carbon offset. Un carico di gas viene dichiarato clima neutrale quando l’azienda, o le aziende, hanno ottenuto altrove le riduzioni di emissioni che compensano quelle prodotte per l’estrazione del gas trasportato. La manovra sta sollevando diverse critiche, soprattutto perché viene vista come un escamotage per prolungare la vita di giacimenti e dell’industria, ritardando la conversione e diluendo l’impegno per la transizione.
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Finora solo 30 carichi sono stati etichettati come GNL carbon neutral. Mettere in campo un framework unico, valido a livello globale, dovrebbe permettere di espandere la pratica. Che cosa prevede? Prima di tutto, le aziende dovranno monitorare la loro intensità di gas serra. I dati dovranno essere resi disponibili in modo trasparente.
All’impegno di ridurre le emissioni in termini assoluti, si affianca il vero nucleo della proposta: tutte le aziende devono utilizzare – e dimostrare – forme di compensazione per le emissioni prodotte. Il framework intende coprire l’intero ciclo di vita del carico, e quindi include anche le emissioni Scope 3, cioè quelle downstream prodotte dall’uso della fonte fossile da parte degli acquirenti.
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La definizione di carico di GNL carbon neutral che ne risulta è la seguente: si tratta di un carico con “un’impronta di gas serra verificata per l’intero ciclo di vita attraverso l’intera catena del valore del carico, compreso l’uso finale, sostenuto da un impegno di decarbonizzazione a lungo termine, un piano di riduzione delle emissioni e completamente compensato con offset che soddisfano i principi delle buone pratiche”.