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Caro energia: la Germania presenta lo scudo da 200mld e annuncia un tetto al gas

scudo germania 200 mld
Credits: https://www.bundesregierung.de/

Uno scudo protettivo da 200 miliardi di euro per famiglie e imprese della Germania

(Rinnovabili.it) – “Affinché i prezzi dell’energia scendano stiamo realizzando un grande scudo protettivo. Con queste parole il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha presentato ieri la maxi misura da 200 miliardi di euro per contrastare il caro energia a livello nazionale. Un piano che, giunto a poche ore dal Consiglio dei ministri europei dell’Energia, fa indispettire più di un paese, Italia compresa. Perché? Perché mentre il Blocco si prepara a definire una risposta congiunta alla crisi, Berlino è pronta a finanziare i propri “price cap”.

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Lo scudo protettivo, alimentato dal nuovo Fondo economico e di stabilizzazione, avrà infatti il compito di finanziare due “freni”: quello al prezzo dell’elettricità da subito, e quello al prezzo del gas attraverso un programma ancora da definire. “L’ammortizzazione  – spiega Berlino – è una misura temporanea. Pertanto, i prezzi (almeno per una parte dei consumi) sono portati a un livello in grado di tutelare le famiglie e le imprese dal sovraccarico. Allo stesso tempo, dovrebbero essere mantenuti gli incentivi per ridurre i consumi”.

Tuttavia, se necessario, i fondi possono essere utilizzati come aiuti di liquidità per un periodo di tempo limitato, si legge nel documento del Gabinetto federale. Le risorse stanziate saranno anche impiegate per finanziare ulteriori misure di sostegno alle imprese in difficoltà a causa della guerra.

Germania vs Italia

I prezzi devono scendere”, ha affermato Scholz. “Questa è la nostra ferma convinzione e il governo federale farà di tutto per ottenerlo”. Gli fa eco il ministro federale delle finanze Christian Lindner Stiamo reagendo alla guerra energetica con lo scudo difensivo. La decisione è una risposta cristallina a Putin, ma anche un messaggio alla gente del nostro Paese: Siamo economicamente forti e mobilitiamo questa forza economica quando necessario”.

 Ma il messaggio è arrivato forte e chiaro anche agli altri Stati membri e non tutti sembrano aver gradito. Il premier Mario Draghi ha risposto immediatamente con una nota di Governo in cui ha sottolineato la necessità per l’UE di muoversi compatta. “Davanti alle minacce comuni dei nostri tempi, non possiamo dividerci a seconda dello spazio nei nostri bilanci nazionali. Nei prossimi Consigli Europei dobbiamo mostrarci compatti, determinati, solidali – proprio come lo siamo stati nel sostenere l’Ucraina.”

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