Audizione dell’assessore Monia Monni in commissione Sviluppo economico presieduta da Ilaria Bugetti (Pd): “Approfondire tema Comunità energetiche come nuovo sistema di vivere le rinnovabili anche rispetto alle sfide e agli obiettivi europei che ci aspettano”
L’audizione in commissione Sviluppo Economico dell’assessore Monni
“La ricostruzione dell’Europa dovrà avvenire secondo le linee di nuova sostenibilità dello sviluppo come ha ricordato la Commissione europea con l’European Green Deal nel 2019 e la Toscana non solo farà la sua parte, ma diventerà promotrice del cambiamento”. Con queste parole l’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni è intervenuta questa mattina, martedì 13 luglio, in commissione Sviluppo economico, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd). “Occorre – ha aggiunto l’assessore – impostare un processo di trasformazione profonda che tocca sia il territorio che il nostro stile di vita; nel tempo sia la produzione che il consumo energetico dovranno spostarsi sull’elettrico o su carburanti alternativi e ci stiamo avviando ad una nuova e storica reinfrastutturazione del territorio”. Monni ha parlato di “una trasformazione profonda che avverrà in tempi brevi”, questo “ci entusiasma come sfida, ma un po’ ci preoccupa perché dobbiamo coinvolgere a fondo i cittadini per non rischiare che il cambiamento avvenga a spese dei più fragili e crei tensioni sul territorio”.
Monni ha parlato di “rivoluzione anche nel sistema dei trasporti, sia nella mobilità pubblica che privata”, ha ricordato che “per il 2030 l’Italia si è impegnata con il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima a portare la produzione energetica per rinnovabili dal 18 per cento ad almeno il 32 per cento del totale dei consumi energetici”. “Un impegno – ha detto – che facciamo nostro, ma che comporta un contributo sul versante delle semplificazioni autorizzative allo sviluppo delle rinnovabili” e poi “un’impiantistica importante da allocare nella nostra regione”, per la quale “bisognerà trovare spazi adeguati a tutela dei valori propri della Toscana a partire da quello paesaggistico”. Monni ha ricordato che con il Ministero è “aperta una discussione importante” per ribadire che la Toscana può fare “la transizione energetica soprattutto grazie alla geotermia” e che nella scorsa legislatura sono state gettate le basi normative per regolare lo sviluppo di questa risorsa in modo da inserirsi nell’ambiente e posizionare la Regione a fianco dei territori”. “Stiamo lavorando a una gara che supererà il miliardo di euro che rischia di avere tempi lunghi”.
L’assessore ha parlato poi della programmazione dei fondi Por-Fesr 2014-2020, “la Regione ha messo in campo risorse pari a 76milioni di euro finanziando 440 progetti di efficientamento energetico rivolti sia al settore pubblico che privato”. Monni ha ricordato 5 bandi tra il 2015 e il 2017 nel settore delle attività produttive e il “finanziamento di 280 progetti per un contributo di 17,2milioni di euro su un investimento ammissibile di circa 50milioni” mentre nel “settore pubblico abbiamo finanziato 160 progetti assegnando 71,2 milioni di euro”. “Ad aprile 2021 abbiamo assegnato 5milioni e mezzo per finanziare 4 progetti soprattutto nel senese, in particolare per l’efficientamento di una parte delle Scotte” e poi, “a novembre 2020 abbiamo finanziato un progetto energetico delle strutture carcerarie di Sollicciano e Gozzini per 4milioni di euro”. Nell’ambito della nuova programmazione Por-Fesr 2021-2027, “vorremmo rinnovare il sostegno per gli interventi di l’efficientamento per ridurre i consumi energetici e per la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili”. “Si prevede una dotazione finanziaria di 130milioni di euro per gli edifici pubblici e di 22milioni di euro per gli immobili che sono sede di impresa”. Infine, Monni ha parlato delle “comunità energetiche che si basano sulla compartecipazione della produzione energetica con il coinvolgimento di cittadini, delle famiglie, delle attività commerciali e produttive in un’ottica di autoconsumo e collaborazione. In questo senso i Comuni possono essere sia soggetti aggregatori che produttori di energia”.
La presidente Bugetti si è detta soddisfatta degli spunti innovativi emersi nell’intervento dell’assessore. “Da approfondire – ha commentato la presidente – il tema delle comunità energetiche, un sistema nuovo di vivere le rinnovabili anche rispetto alle sfide e agli obiettivi europei che ci aspettano”.
Irene Galletti(Movimento 5 stelle) ha richiamato l’attenzione sull’importanza dell’impronta ambientale rispetto ai concetti di transizione ecologica e sostenibilità. “La geotermia – ha aggiunto- può essere una risorsa dove non è fonte di inquinamento”, “occorre fare una riflessione ampia che non può prescindere dall’ascolto dei territori dove gli aspetti paesaggistico e turistico sono preponderanti”.
Per Elena Meini (Lega) i “sindaci della zona si sono tranquillizzati per l’eventuale proroga delle concessioni”. “Sul territorio la geotermia è un tema importante dal punto di vista di sviluppo occupazionale per tutto l’indotto”.
“Abbiamo risorse e fondi da poter indirizzare in questa direzione – ha commentato Andrea Pieroni (Pd) – è l’occasione da non perdere”. Pieroni ha parlato del tema della “mobilità sostenibile” “dobbiamo mettere in campo risorse affinché questa sia accessibile al maggior numero di cittadini”, “dobbiamo favorirne la diffusione sia per acquisto dei mezzi sia per la costruzione delle colonnine anche nelle aree periferiche e decentrate”.Il consigliere di maggioranza ha poi parlato della “geotermia come chiave di volta per la Toscana” e del suo sviluppo ”compatibile con la sostenibilità ambientale”.
Elisa Tozzi (Lega) ha sottolineato l’importanza della transizione ecologica e dello sviluppo delle energie ribadendo però, la necessità di una costante “attenzione ai territori dove questi impianti dovranno essere installati” e di un continuo “dialogo con i territori per evitare contenziosi che comporterebbero ritardi”.