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Fuel mix, il sistema elettrico italiano è sempre più verde

fuel mix sistema elettrico italiano

(Rinnovabili.it) – Il sistema elettrico italiano è sempre più verde. Nonostante la decarbonizzazione non proceda spedita come dovrebbe, il fuel mix – ossia l’insieme di fonti primarie utilizzate per la produzione elettrica –  mostra sensibili cambiamenti. A renderne costo è il GSE che annualmente aggiorna i dati sulla composizione, come richiesto dal Decreto ministeriale del 31 luglio 2009. La nuova pubblicazione arriva oggi e mostra mix energetico iniziale per l’elettricità immessa in rete nel 2019 (dati a consuntivo) per il 2020 (dati provvisori), a livello nazionale. 

Per il calcolo, il Gestore ha impiegato sia le informazioni trasmessegli sull’energia immessa nel sistema elettrico italiano e quelle relative agli impianti di produzione non soggetti agli obblighi di comunicazione (convenzionati Cip 6/92, in regime di scambio sul posto e fotovoltaici con potenza attiva nominale fino a 1 MW incentivati con il V Conto Energia). A ciò si aggiungono ovviamente i dati Eurostat per l’energia elettrica netta importata.

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Il risultato? Nel 2019, il fuel mix nazionale mostrava un 41,74% di rinnovabili tra le fonti primarie, seconde solo alla quota del gas naturale (43,20%). Nel 2020, complice la pandemia e il calo dei consumi, le rinnovabili hanno alzato il tiro raggiungendo un buon 45,04%.

A titolo di confronto il fuel mix del 2008, primo anno rendicontato, vedeva per le fer una quota di appena il 26,8%, un 47,8% per il gas e un 13,3% per il carbone.

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Il Gestore ha provveduto inoltre a determinare per l’anno 2019 (consuntivo) e per l’anno 2020 (pre-consuntivo) i seguenti mix:

È possibile consultare tutte le determinazioni del GSE nella sezione del sito istituzionale relativa ai mix energetici.

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