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Fotovoltaico per le imprese, aiuti concreti in arrivo per contrastare il caro-bollette

Il budget si dovrebbe aggirare sui 15 milioni di euro finanziati attraverso i Fondi Fesr.

Installare pannelli fotovoltaici
via depositphotos.com

Si prevedono incentivi fino al 40% della spesa ammessa destinata a installare impianti fotovoltaici

In arrivo aiuti consistenti per contrastare il caro-bollette delle imprese. Lo prevede una delibera adottata in via preliminare dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli. Si prevedono incentivi fino al 40% della spesa ammessa destinata a installare impianti fotovoltaici, spesa massima che può arrivare fino a 1.457.000 euro con un budget che si dovrebbe aggirare sui 15 milioni di euro finanziati attraverso i Fondi Fesr.
Le misure in arrivo sono state illustrate ieri al Coordinamento imprenditori e a Ance Trento dal vicepresidente della Provincia autonoma Mario Tonina e dall’assessore Spinelli, accompagnati dai dirigenti generali Laura Pedron, del Dipartimento Economia e lavoro e Roberto Andreatta del Dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia, cooperazione. Attorno al tavolo i rappresentanti di Confindustria, Confesercenti, Confcommercio, Artigiani, Asat, Cooperazione e Ance.

“Stiamo mettendo a punto delle misure di contribuzione importanti di aiuto alle imprese che si sommano agli incentivi statali, ovvero al credito di imposta per favorire una capacità di investimento intenso e in grado di abbattere i costi energetici delle imprese. Ci auguriamo che le imprese ne facciano uso elevato per poter estendere la presenza del fotovoltaico ” ha sottolineato l’assessore Spinelli. “L’avviso è solo uno dei provvedimenti della Provincia per sostenere lo sviluppo delle rinnovabili nelle imprese e ottenere due risultati: una produzione energetica meno cara e che sia maggiormente rispettosa dell’ambiente” ha concluso Spinelli. Importante inoltre il fatto che gli incentivi Pat sono cumulabili con quelle statali.
“Ora che il costo di energia e gas ha raggiunto prezzi elevati è importante cogliere tali opportunità di abbattimento dei costi anche per le imprese, come abbiamo già detto di voler fare per le famiglie attraverso l’accordo con i Bim presentato qualche giorno fa. Abbiamo quindi avviato un percorso di condivisione assieme alle imprese e ai loro rappresentanti sul fotovoltaico perché vogliamo fare del Trentino un esempio per altri territori sul fronte dello sviluppo delle rinnovabili, cercando di gettare lo sguardo più in là attraverso uno sforzo strategico comune” ha sottolineato il vicepresidente Tonina.

L’avviso dovrebbe essere approvato definitivamente a fine mese e i suoi caposaldi saranno i seguenti:

Soggetti destinatari 

a. imprese (compresi i consorzi di imprese), consorzi con attività esterna, iscritti nel Registro delle imprese che hanno sede legale ed operativa nel territorio della Provincia di Trento o che hanno un’unità operativa attiva (indicata come unità locale nella visura camerale) nel territorio provinciale; b. imprese con sede legale e operativa fuori dal territorio della Provincia autonoma di Trento ma in sede di erogazione dell’agevolazione con un’unità operativa attiva nel territorio provinciale. E che svolgono un’attività rientrante in uno dei codici ATECO L.p. n. 6/99 (settore industria, settore commercio, settore turismo, anche in forma artigiana o cooperativa), realizzano l’investimento nel territorio della Provincia autonoma di Trento e sono in possesso di una diagnosi energetica ai sensi della UNI CEI EN 16247, redatta da un tecnico abilitato e dichiarata conforme ai criteri minimi contenuti nella stessa norma tecnica.

Due i tipi di contributo alternativi l’uno all’altro che si stanno studiando

Primo contributo (adatto per impianti di taglia medio grande, ove non vi siano ordini/contratti o inizio lavori ante domanda)

1. Contributo in regime di aiuto previsto dal Regolamento Ue 651/2014:
Il primo contributo sarà concesso in base alla dimensione dell’azienda:
– per la piccola e media sarà pari al 40% della spesa ammessa
– per la grande sarà il 30% della spesa ammessa

Tipo di spesa ammessa per:
a) fornitura e installazione di nuovi impianti
fotovoltaici con potenza di picco (P) da 15 kW
fino a 1000 kW
b) in aggiunta all’intervento di cui alla lettera a),
sistema di accumulo con spesa massima non oltre il 30/% della spesa per l’impianto e fino a 100.000 euro
d) spese tecniche relative all’intervento in oggetto (progettazione, direzione lavori, consulenze, collaudo) nel limite del 10% del totale delle spese ammissibili per la realizzazione dell’intervento.

Secondo contributo alternativo al primo contributo (adatto a impianti di taglia medio piccola con ulteriori spese per rimozione amianto e colonnine ricarica)

Contributo in regime di “de minimis” sulla base del Regolamento Ue 1407/2013:
Per domande di importo superiore a euro 200 mila in relazione alla spesa ammessa:

Intensità del contributo: 40%

Tipologia di spesa ammessa:

a) fornitura e installazione di nuovi impianti fotovoltaici con potenza di picco
(P) da 15 kW fino a 1000 kW (ma il limite de minimis di 200.000 euro di contributo non consentirà di andare oltre i 4/500 kW con gli attuali costi dei pannelli)
b) in aggiunta all’intervento di cui alla lettera a), sistema di accumulo non oltre il 30/% della spesa per l’impianto e fino a 100.000 euro
c) in aggiunta all’intervento di cui alla lettera a), rimozione con smaltimento di
coperture in cemento amianto nel limite di 20 €/mq
d) spese tecniche relative all’intervento in oggetto (progettazione, direzione lavori, consulenze, collaudo) nel limite del 10% del totale delle spese ammissibili per la realizzazione dell’intervento
e) in aggiunta all’intervento di cui alla lettera a), colonnine di ricarica per veicoli
elettrici

Per quanto riguarda i criteri di selezione delle domande si prevede una procedura valutativa in base alla quale è corrisposto un punteggio al progetto che definisce  la spesa ammessa e quindi l’entità finale del contributo.

L’avvio del progetto

Nel caso di scelta del regime di aiuto “de minimis” Reg. (UE) 1407/2013 si prevede che il progetto possa essere avviato ma non concluso in data antecedente alla presentazione della domanda di agevolazione. Nel caso di scelta del regime di aiuto previsto dal Regolamento 651/2014 il progetto deve essere avviato in data successiva a quella di presentazione domanda e non debbono esservi ordini/contratti precedenti la domanda stessa. Il progetto di investimento dovrà essere concluso e rendicontato entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di presentazione della domanda.

Spese ammissibili

Si prevede di ammettere le spese per la fornitura e installazione di nuovi impianti fotovoltaici (comprensivi di inverter) con potenza di picco (P) da 15 kW fino a 1.000 kW con possibile contestuale realizzazione di comunità
energetica rinnovabile, di colonnine di ricarica  di rimozione amianto anche al fine di conseguire maggiore punteggio. L’investimento ammissibile viene calcolato nel rispetto dei limiti massimi di spesa che vanno da un minimo di 750 euro/kW per gli impianti tra 300 e 1000 kW con basso punteggio, a un massimo di 1.500 euro/kW per gli impianti tra 15 e 100 Kw con alto punteggio. L’entità dell’aiuto provinciale come detto va dal 30 al 40% massimo in base al tipo di contributo scelto.