Le aziende del fondo dovranno predisporre delle accurate analisi di scenario per capire se sono in grado di sopravvivere in una società a basse emissioni di carbonio.
Il Fondo Sovrano Norvegese vuole ridurre la sua impronta da 107,6 milioni di tonnellate di CO2
(Rinnovabili.it) – Il più grande fondo di investimento pubblico del mondo, il Fondo Sovrano Norvegese da 1,2 miliardi di miliardi di dollari, chiederà alle società nel suo portafoglio dati più dettagliati relativi alle loro politiche climatiche, al fine di definire al meglio il rischio corso dai suoi investimenti. Questo significa che le aziende in cui investe il fondo dovranno predisporre delle accurate analisi di scenario, soprattutto per capire cosa ne sarebbe del loro futuro con un riscaldamento globale di +2° C rispetto ai livelli preindustriali.
Negli ultimi 20 anni, il Fondo Sovrano Norvegese, che investe i propri proventi anche nella produzione di petrolio del paese, è stato in prima linea negli sforzi per indurre le aziende a divulgare in modo trasparente l’impatto delle loro attività sull’ambiente. “Quello che vogliamo valutare è un modello di business in grado di sopravvivere anche in una società a basse emissioni di carbonio“, ha dichiarato a Reuters Carine Smith Ihenacho, Chief Corporate Governance Officer del fondo.
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Il Fondo Sovrano Norvegese investe in 9.200 società, ovvero l’1,5% delle azioni mondiali. Finora, ha valutato l’impronta di carbonio del suo portafoglio a 107,6 milioni di tonnellate di CO2 equivalente annue, il doppio di quelle della Norvegia. Il fondo ha recentemente cambiato il proprio amministratore delegato, nominando al timone Nicolai Tangen, filantropo e gestore di fondi comuni di investimento.
Molti sono gli investitori che, negli ultimi 10 anni, cercano di comprendere l’interazione tra i loro modelli di business e i rischi climatici. Il mese scorso, lo Storebrand Asset Management norvegese ha iniziato a disinvestire da alcune aziende altamente inquinanti e, durante l’ultima assemblea generale annuale, il Norwegian Wealth Fund ha votato a favore di una maggiore trasparenza delle aziende sul loro impatto ambientale. “Questa esigenza è molto sentita dagli azionisti”, ha sottolineato Smith Ihenacho, “vogliamo sapere se e dove sono le discrepanze tra la nostra politica e quella delle aziende che supportiamo finanziariamente”.
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