![Flotte auto, incentivare elettrificazione per raggiungere zero emission al 2030](https://www.rinnovabili.it/wp-content/uploads/2025/02/flotte-aziendali.jpg)
Oltre 2 milioni di auto elettriche a disposizione delle flotte aziendali per raggiungere il target zero emissioni al 2030 e “salvare” l’industria europea dell’automotive. In estrema sintesi, questa è l’analisi di Transport & Environment (T&E), organizzazione indipendente europea per la decarbonizzazione dei trasporti, che offre una soluzione alla crisi dei carmaker. Secondo T&E, infatti, due milioni sarebbe la quantità di auto a batteria, pari a metà delle vendite necessarie per raggiungere gli obiettivi vincolanti di riduzione del 55% delle emissioni di CO₂ al 2030.
Elettrificazione flotte: aziende preferiscono Made in Eu
Un’analisi talmente efficace, che secondo l’organizzazione, sarebbe già materia normativa sul tavolo del Commissario UE ai Trasporti, che potrebbe scongiurare le sanzioni miliardarie ai danni dei costruttori di auto. In verità, l’elettrificazione delle flotte non sarebbe un affaire così complesso, visto che già oggi iI 62% delle vendite dell’industria auto Ue è proprio sul mercato aziendale, contro il 49% dei costruttori extra Ue.
Il business delle flotte aziendali
In Italia le percentuali di vendita delle BEV nel canale aziendale sono in calo dal 2021, quando hanno toccato quota 6,1%; lo scorso anno, sono scese al 4,7%, mentre nel settore privato il tasso è arrivato al 3,9%, una modesta crescita dal 3,6% del 2023. Si capisce quanto ci sia da fare per incentivare l’acquisto, anche perché le auto aziendali rappresentano il più grande mercato automobilistico dell’UE, con circa il 60% delle nuove immatricolazioni. Nei due maggiori mercati automobilistici dell’UE, Germania e Francia, le aziende stanno addirittura elettrificando più lentamente rispetto al mercato privato.
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7 milioni di BEV nel mercato dell’usato entro il 2035
Se venisse approvata una legge vincolante per l’elettrificazione delle grandi flotte, dopo circa 4 anni, che è la durata media del possesso di un veicolo aziendale, ci sarebbero milioni di auto usate, si stimano circa 7 milioni di BEV entro il 2035; per i consumatori sarebbe un enorme vantaggio, visto che 8 su 10 scelgono un’auto di seconda mano.
Inoltre T&E lancia l’iniziativa premiante di eco-score per l’UE, sul modello dell’ecobonus francese, che valuti e premi i veicoli puliti tenendo conto della loro impronta di carbonio, dunque della CO2 emessa fra produzione, distribuzione e riciclo a fine vita. In questo quadro, i veicoli fabbricati in Europa avrebbero un punteggio maggiore anche grazie all’uso di energia più pulita nella produzione.
“L’annunciata regolamentazione europea per le flotte aziendali garantirebbe maggiore certezza agli investimenti che l’industria dell’auto sta facendo e dovrà fare per compiere la transizione. In questo modo si difenderebbe anche l’occupazione e si espanderebbe la domanda di BEV prodotti nell’UE. Ma gli impatti andrebbero oltre l’industria automobilistica, rendendo possibile a milioni di famiglie, in tempi brevi, l’acquisto di auto elettriche usate a prezzi accessibili”, le parole di Esther Marchetti, Clean Transport Manager di T&E Italia.
Le flotte italiane: come elettrificare?
Per il mercato italiano T&E chiede anche ulteriori misure per sostenere l’acquisto di elettriche destinate alle flotte aziendali che costituiscono circa il 40% delle immatricolazioni, con una riforma “urgente della tassazione” sostiene Marchetti di T&E: “La legge di bilancio 2025 ha introdotto una prima modifica per favorire le tecnologie più pulite per le auto in fringe benefit. Ora è necessario proseguire in questa direzione, intervenendo anche sulla deducibilità del costo dei veicoli e sull’IVA, oltre a rivedere i costi di immatricolazione”.