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Fine del mercato tutelato per l’energia elettrica, quanti ancora non lo sanno?

Fine del mercato tutelato per l’energia elettrica, quanti ancora non lo sanno?
Foto di Johannes Plenio su Unsplash

di Paolo Travisi

Fine del mercato tutelato: Per i clienti domestici non vulnerabili c’è tempo fino al 30 giugno per decidere

E’ la fine di un’era, quella del mercato tutelato. Il 1° luglio mette un punto al regime di maggior tutela dell’energia elettrica per i clienti domestici non vulnerabili, ma gli italiani non sembrano del tutto pronti al passaggio. Per essere più precisi, 1 consumatore su 4 – e stiamo parlando di circa 11 milioni di persone – oltre a non essere a conoscenza di questa data epocale, non sa neanche cosa si intenda con il termine regime di maggior tutela. A svelarlo è un’indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Bilendi, che rivela un’altra informazione importante: circa 4,5 milioni di italiani non sanno se il loro contratto con l’operatore energetico, appartenga ancora al mercato tutelato o sia già in quello libero.

Mercato libero, giovani sono i meno informati

E se l’opinione comune etichetta gli anziani come i meno informati, in realtà l’indagine sottolinea, che sono i più giovani, la fascia d’età under 34 a saperne di meno, pari a circa il 36% del campione, seguiti con il 33% dai residenti nel Centro Italia. Tra l’altro se ne sa di meno nei centri di medie dimensioni, le cittadine tra i 30 e 100mila residenti, in cui la percentuale raggiunge il 29%, rispetto al 26% dei grandi centri urbani, mentre chi vive nei centri piccoli – chissà forse per il passaparola tra gli abitanti o per il maggior tempo a disposizione – la percentuale scende al 23%.

Alta incertezza su cosa fare dal 1° luglio

L’incertezza rimane elevata tra chi è ancora nel mercato tutelato. Infatti, se  gran parte del campione intervistato ha già effettuato il passaggio al mercato libero, resta una fetta considerevole di consumatori, quasi 3 milioni di persone che è ancora nel regime di tutela e non sa quale direzione prendere. I più confusi sono le persone nella fascia d’età 55-64enni, tra i quali la percentuale di “immobilità” sale al 16% contro una media nazionale del 10% di incerti. Di fatto chi è ancora nel mercato tutelato ha due possibilità: sottoscrivere un’offerta nel mercato libero, scegliendo in base alle proprie esigenze oppure non sottoscrivere alcun nuovo contratto ed entrare nel Servizio a tutele graduali (STG).

Servizio a Tutele Graduali: ecco cosa prevede

Non tutti hanno intenzione di entrare nel mercato libero, infatti, il 23% delle persone ha dichiarato di voler restare nel regime tutelato ed in questo caso la fornitura del cliente passerà automaticamente, senza alcuna interruzione al Servizio a Tutele Graduali, le cui condizioni contrattuali ed economiche saranno definite da ARERA anche sulla base degli esiti di procedure concorsuali. Il mercato delle tutele graduali, il cui meccanismo funziona per aree geografiche, è una fase di transizione, che durerà poco meno di tre anni, dal 1 luglio 2024 al 31 marzo 2027, durante la quale ogni cliente verrà assegnato al venditore selezionato dall’Arera nell’area geografica in cui si trova, sulla base delle aste che si sono tenute a gennaio. Il regime garantirà ai clienti una tariffa indicizzata, legata all’andamento del prezzo delle materie prime. Secondo diverse associazioni dei consumatori il risparmio annuale stimato è intorno ai 100 euro l’anno.

I pentiti del mercato libero

Ma è bene saperlo, fino al 30 giugno, anche coloro che sono già nel mercato libero, possono fare un passo indietro e tornare nel tutelato, per poi passare in automatico al servizio STG, inviando una domanda alla società che gestisce per la propria area il servizio di maggior tutela e farà fede la data di ricezione della richiesta, mentre dopo questa data potranno lasciare il mercato libero solo coloro che appartengono alla categoria dei vulnerabili. Su ARERA le informazioni per tornare al regime tutelato.

Chi sono i consumatori vulnerabili

Niente fine del mercato tutelato, per ora, per i cosiddetti consumatori vulnerabili. Sono tutti quei consumatori che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus); versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica (oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni); soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92; hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi, hanno un’utenza in un’isola minore non interconnessa (Isole Pelagie, Isole Egadi, Isole Tremiti, Isole Eolie, Ponza, Ventotene, Ustica, Capraia, Isola del Giglio, Gorgona); hanno un’età superiore ai 75 anni. Queste categorie di consumatori anche dopo il 30 giugno ha il diritto di restare o tornare nel regime di mercato tutelato.

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