Il clima ha dei tipping point, punti di non ritorno oltrepassati i quali si verificano dei cambiamenti sistemici irreversibili. Per evitarli bisogna puntare sui punti di non ritorno positivi: interventi mirati che creano benefici a cascata. E tagliano le emissioni drasticamente
Un rapporto di Systemiq e università di Exeter mette a fuoco tre “tipping point positivi”
(Rinnovabili.it) – Mettete obiettivi sulla vendita di auto elettriche, l’uso di ammoniaca verde e le proteine di origine vegetale: la transizione metterà il turbo. Basta un’azione decisa in questi tre ambiti per ottenere un effetto domino in gran parte dell’economia. E ottenere tagli drastici delle emissioni. Sono i tre migliori “tipping point positivi”, punti che una volta superati generano benefici diffusi.
Come innescare i tipping point positivi?
È l’idea alla base del rapporto “The breakthrough effect” presentato ieri al World Economic Forum 2023 di Davos. I cambiamenti generati porterebbero effetti positivi ad ampio spettro. Gli obiettivi sulle vendite di EV garantirebbero batterie meno costose, che a loro volta consentirebbero di fare salti di scala nella capacità installata di energia solare ed eolica. Su questo fronte servono target per lo stop alla vendita di auto endotermiche con date intorno al 2030-2035. L’Ue ha appena approvato uno stop al 2035.
L’ammoniaca verde aiuterebbe la nascente economia dell’idrogeno a rendere meno costoso il vettore energetico, il che accelererebbe la decarbonizzazione per le industrie del trasporto marittimo e dell’acciaio. Servono quindi dei target governativi sulla percentuale di fertilizzanti ecologici da impiegare.
Con le bistecche vegetali, invece, si ridurrebbe la pressione sulla deforestazione garantendo l’integrità di importanti polmoni verdi del Pianeta. Per raggiungere il punto di svolta, qui, serve un aiuto statale per abbassare i costi delle proteine alternative sotto i livelli di quelle animali. A questo scopo può bastare usare il procurement pubblico come leva, cioè dare mandato a tutto il comparto pubblico di sostituire negli acquisti gli hamburger tradizionali con quelli a base di soia o altri vegetali.
“I punti di svolta [tipping points] socio-economici si verificano quando si raggiungono una serie di condizioni che permettono alle nuove tecnologie o pratiche di superare la concorrenza degli operatori storici”, si legge nel rapporto. “Dopo il superamento di un punto di svolta, si rafforzano i meccanismi di feedback che favoriscono l’auto-accelerazione del progresso e si indeboliscono i meccanismi di feedback che si oppongono al cambiamento”.
Secondo gli autori, i progressi nei tre campi evidenziati permetterebbe di avere riduzioni delle emissioni in altri settori che, nel complesso, valgono il 70% dei gas serra totali.