Rinnovabili • ETS trasporti ed edifici: servono tagli emissioni 5 volte più veloci Rinnovabili • ETS trasporti ed edifici: servono tagli emissioni 5 volte più veloci

L’ETS trasporti ed edifici ridurrà le emissioni 5 volte più velocemente

Quando entrerà in vigore, nel 2027, il nuovo mercato del carbonio “parallelo”, che copre trasporto su strada e immobili, costringerà questi settori a realizzare cali delle emissioni “senza precedenti”. Tra 2005 e 2021, i loro gas serra sono calati solo dell’11%

ETS trasporti ed edifici: servono tagli emissioni 5 volte più veloci
Foto di Gilly su Unsplash

L’analisi dell’Öko-Institut tedesco

(Rinnovabili.it) – Da qui al 2030, le emissioni del trasporto su gomma e degli edifici in Europa dovranno scendere 5 volte più velocemente di quanto hanno fatto finora. È la tabella di marcia dettata dall’inclusione di questi settori nel nuovo mercato del carbonio istituito dal pacchetto legislativo Fit for 55 nel 2021. Una traiettoria, quella dell’ETS trasporti ed edifici (ETS 2), che dovrà portare auto, camion e immobili a tagli dei gas serra “ambiziosi” e “senza precedenti”.

La tabella di marcia dell’ETS trasporti ed edifici

Le riduzioni realizzate finora arrivano a stento in doppia cifra. Tra 2005 e 2021, infatti, i gas serra da questi settori sono calati soltanto dell’11%. L’ETS trasporti ed edifici collocherà i nuovi obiettivi di settore all’interno dell’Effort Sharing Regulation (ESR), il meccanismo con cui Bruxelles fissa target specifici per i Ventisette in tutti i comparti che non rientrano nel mercato del carbonio (che copre principalmente settore energetico e industria).

La nuova versione dell’ESR – approvata in Europa a fine 2022 – aumenta l’obiettivo complessivo da -30 a -40% di emissioni nei settori non-ETS, quindi aumenta i target nazionali bilanciandoli in base a pil e una valutazione costi-benefici (per l’Italia l’obiettivo è -43,7%). Anche se assicura più flessibilità ai paesi membri dal 2025 in poi, l’entrata in vigore dell’ETS trasporti ed edifici obbligherà a tagli molto più incisivi di quelli realizzati finora.

Secondo l’analisi dell’Öko-Institut tedesco, la traiettoria sarà molto ripida per rispettare il progressivo abbassamento del tetto dei crediti di carbonio disponibili nell’ETS 2. “Per conformarsi allo sviluppo del tetto massimo dell’ETS 2, i settori coperti dovranno ridurre le emissioni a velocità senza precedenti: tra il 2005 e il 2021, la riduzione media annua delle emissioni nei settori coperti dall’ETS 2 è stata di circa 11 Mt di CO2. Il limite massimo dell’ETS 2 diminuirà di circa 62 Mt di CO2 all’anno, più di cinque volte più velocemente”, spiega l’istituto in un rapporto pubblicato di recente.