Il 4 dicembre 2012 entra ufficialmente in vigore la Direttiva europea che fornirà agli Stati Membri i parametri di riferimento necessari a raggiungere gli obiettivi comuni di risparmio del 20% entro il 2020
(Rinnovabili.it) – Da oggi entra in vigore la Direttiva europea 2012/27/UE sull’Efficienza Energetica destinata a garantire il raggiungimento degli obiettivi di riduzione e risparmio del 20% entro il 2020, stabiliti dall’Unione.Approvata i primi di ottobre e pubblicata in Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea lo scorso 14 novembre, l’Energy Efficiency Directive modifica le precedenti direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE, abrogando le ormai obsolete direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE, e mette finalmente a disposizione degli Stati Membri un quadro comune per le misure di riferimento.
A partire dal 30 aprile 2013, e con cadenza annuale, ciascuno Stato sarà chiamato a riferire sui progressi realizzati nel conseguimento degli obiettivi, mentre entro il 30 aprile del 2014, e successivamente ogni tre anni, sarà necessario fissare gli obiettivi nazionali indicativi dell’efficienza energetica, basati sul consumo e sul risparmio di energia primaria o finale.
A questo punto spetterà alla Commissione valutare, entro il 30 giugno 2014, “i progressi compiuti (da ciascuno Stato Membro) e se l’Unione sia in grado di raggiungere un consumo energetico non superiore a 1 474 Mtoe di energia primaria e/o non superiore a 1 078 Mtoe di energia finale entro il 2020”.
Ruolo esemplare degli edifici degli enti pubblici
I primi a dare l’esempio dovranno essere gli enti statali che, a partire dal 1° gennaio 2014, saranno chiamati a rinnovare annualmente almeno il 3% della superficie coperta utile del proprio patrimonio immobiliare, sia solo occupato che di proprietà, adeguandoli quantomeno ai requisiti minimi di prestazioni energetiche stabiliti. La norma sarà applicata in un primo momento a tutti gli edifici statali con una superficie coperta utile superiore ai 500 mq, abbassando la soglia a 250mq a partire dal 9 luglio 2015.
Regimi obbligatori di efficienza energetica per i distributori di energia
Le imprese energetiche di pubblica utilità, i distributori di energia e le società di vendita di energia al dettaglio saranno chiamate a rispettare nel periodo 2014-2020 un obiettivo cumulativo di risparmio energetico, pari almeno all’1,5% annuo sul volume totale dell’energia venduta ai consumatori.
Audit energetici e sistemi di gestione dell’energia
A partire dal dicembre 2015 tutte le grandi imprese dovranno sottoporsi ogni 4 anni ad audit energetici, “svolti in maniera indipendente da esperti qualificati e/o accreditati secondo criteri di qualificazione, o eseguiti e sorvegliati da autorità indipendenti conformemente alla legislazione nazionale”, per assicurare la massima trasparenza e soprattutto il massimo ritorno in termini di efficienza.
Programma di informazione e coinvolgimento dei consumatori
Gli Stati Membri saranno inoltre chiamati a facilitare e promuovere un uso efficiente dell’energia anche da parte di piccoli clienti di energia e dalle utenze domestiche, incoraggiando anche cambiamenti comportamentali ad esempio attraverso forme di incentivazione fiscale.