Energie rinnovabili in Francia: i benefici dei Contracts for Difference
(Rinnovabili.it) – Il sistema dei contratti per differenza nelle energie rinnovabili ripaga il Governo francese. Con i prezzi dell’energia alle stelle, infatti, gli incentivi che lo Stato dovrà elargire agli operatori di impianti fer per il 2023, saranno negativi. Lo riferisce la Commissione di regolamentazione dell’energia (CRE) calcolando l’ammontare degli oneri. Un meno 11,1 miliardi di euro in totale, in calo di 18,7 miliardi di euro rispetto alla valutazione effettuata lo scorso anno per il 2022.
“Il 2023 è il primo anno per il quale gli oneri del servizio pubblico energetico da risarcire agli operatori sono negativi”, spiega la CRE in una nota stampa. Il sistema dei contratti per differenza o CfD si basa infatti su offerte fisse e garantite – il cosiddetto prezzo di esercizio o strike price – a prescindere dall’andamento del mercato energetico. O più precisamente: quando il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica è inferiore allo Strike Price, gli operatori ricevono un’integrazione pari alla differenza tra i due. Se è superiore, devono restituire la differenza al Governo.
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Le entrate previste legate alle energie rinnovabili elettriche ammontano, per gli anni 2022 e 2023, a complessivi 8,6 miliardi di euro per il bilancio dello Stato. Nel dettaglio il settore dell’energia eolica onshore ha offerto i contributi più elevati, per un importo di 7,6 miliardi di euro. A cui si sono aggiunti quelli del settore fotovoltaico con 0,9 miliardi di euro e quelli dell’idroelettrico con 0,8 miliardi di euro. In termini di volumi, la produzione prevista di energie elettriche rinnovabili incentivate in Francia è di 73,3 TWh nel 2023, in aumento rispetto ai 65,4 TWh stimati per il 2022 e ai 60,8 TWh del 2021.
“La delibera pubblicata dal CRE – aggiunge l’Authority francese – evidenzia così il contributo delle energie rinnovabili alla finanza pubblica nell’attuale contesto di crisi energetica e, più in generale, quando i prezzi all’ingrosso dell’energia sono elevati. Ciò rafforza la necessità di accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili, che sono anche essenziali per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento e raggiungere gli obiettivi di neutralità del carbonio”.