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Rinnovabili dall’Albania, l’Italia firma l’accordo da 1 miliardo

L'opera costerà oltre 1 miliardo e dovrebbe essere pronta in 3 anni. L'elettrodotto in Adriatico permetterà di importare elettricità verde dal paese balcanico, dove una joint venture con l'emiratina Masdar svilupperà progetti di fotovoltaico ed eolico su scala GW

Energie rinnovabili: cosa prevede l’accordo Italia – Albania – EAU
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Servono “infrastrutture adeguate” affinché la transizione energetica sia “concreta e sostenibile”. E le “interconnessioni” sono la chiave per questa “diplomazia energetica” che punta a rendere l’Italia “hub strategico per i flussi di energia”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni annuncia la firma di un accordo sulle energie rinnovabili tra Italia, Albania ed Emirati Arabi Uniti che sarà siglato in giornata a margine della Abu Dhabi Sustainability Week.

Accordo Italia-Albania sulle energie rinnovabili

Che cosa prevede l’accordo sulle energie rinnovabili? I dettagli resi pubblici sono ancora pochi, ma alcuni punti fermi sembrano già chiari:

  • Si tratta di una connessione sottomarina in Adriatico per collegare Italia e Albania.
  • Il collegamento servirà per importare in Italia energia rinnovabile generata in Albania.
  • Il ruolo degli Emirati sarebbe principalmente quello di espandere la generazione rinnovabile in Albania.

È “un ambizioso progetto fra le due coste dell’Adriatico”, sottolinea Meloni, una “nuova interconnessione energetica, per produrre energia verde in Albania e esportarne parte in Italia, grazie a un cavo sottomarino nell’Adriatico. Un progetto che coinvolge i nostri tre governi, come i nostri settori privati e i nostri operatori della rete”.

Il premier albanese Edi Rama ha aggiunto qualche informazione su costi e tempi. L’opera dovrebbe costare più di 1 miliardo di euro ed essere operativa nel giro di 3 anni.

Quali rinnovabili?

L’Albania ha una generazione elettrica al 100% da fonti rinnovabili, con l’idroelettrico a coprire la quota maggiore (il 98%) con 6.841 GWh generati nel 2022 da tre grandi centrali nel nord del paese. Il restante 2%, pari a 160 GWh generati nel 2022, deriva dal fotovoltaico.

Ma l’intenzione è di espandere la generazione rinnovabile. Ed è qui che entra in gioco la triangolazione con gli Emirati Arabi Uniti. A novembre 2024 risale l’accordo tra Albania e paese del Golfo per espandere il settore nel paese balcanico, attraverso una partnership tra KESH, l’operatore elettrico albanese, e l’emiratina Masdar.

L’accordo prevedeva di esplorare l’implementazione di progetti di energia rinnovabile su scala di GW in Albania per la fornitura di energia all’Albania e ai paesi limitrofi tramite interconnessioni transfrontaliere. Al centro della joint venture ci sarebbero progetti di energia solare, eolica e ibrida, eventualmente anche abbinati a sistemi di accumulo.

Un secondo elettrodotto in Adriatico

Di un’interconnessione tra Italia e Albania si discute da decenni. L’accordo firmato oggi ad Abu Dhabi riguarda un progetto messo a punto negli ultimi anni che, in sostanza, era già definito nelle sue componenti principali lo scorso autunno. A settembre 2024, il progetto prevedeva un elettrodotto sottomarino per connettere Vlorë in Albania con Bari.

Attualmente, le interconnessioni tra Italia e Balcani sono limitate a un elettrodotto gestito da Terna tra le stazioni elettriche di Cepagatti, in provincia di Pescara, e Lastva, nel comune di Kotor, in Montenegro, lungo 445 km e inaugurato il 15 novembre 2019. Nessun collegamento è attivo con l’Albania.

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