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Energie rinnovabili 2023, in Italia coperto 36.8% dei consumi

Energie rinnovabili 2023
Foto di Jason Blackeye su Unsplash

Le energie rinnovabili 2023 hanno prodotto 112,7 TWh 

(Rinnovabili.it) – Come è andato il 2023 per le energie rinnovabili italiane? A rispondere sono i dati d’esercizio pubblicati mensilmente da Terna. L’ultimo rapporto dall’anno fornisce le performance del sistema elettrico nazionale aggiornate al 31 dicembre 2023, con un focus sul mese appena passato e uno sguardo d’insieme all’intero anno. Un anno in cui produzione e domanda elettrica nazionale sono state complessivamente contenute. 

Il documento mostra infatti un calo sia nella generazione elettrica totale netta (-7,7%), che nella richiesta di energia alla rete (-2,8%) rispetto allo stesso periodo del 2022. In compenso la quota verde è cresciuta. Nel dettaglio la produzione elettrica 2023 da fonti rinnovabili è risultata pari a 112,7 TWh in aumento rispetto al 2022 (+15,4%) quando i TWh erano solo 97,6. In altre parole le FER hanno contribuito per il 43,8% alla generazione elettrica totale netta. Scendendo in dettaglio si scopre che la parte da leone la recitata l’idroelettrico, in forte ripresa dopo la crisi siccitosa del 2022 e a cui spetta il 33,9% della produzione rinnovabile totale. Segue il fotovoltaico con una quota del 27,2%, l’eolico (20,8%), le biomasse (13,4%) e la geotermia (4,7%)

Positivo anche il dato della domanda. Le energie rinnovabili 2023 in Italia hanno soddisfatto complessivamente il 36,8% del fabbisogno elettrico, rispetto al 31% del 2022. Sul fronte della potenza installata nel 2023, la capacità fotovoltaica in esercizio è aumentata di 5.234 MW, pari ad una crescita del 111%. La capacità eolica in esercizio è invece aumentata di 487 MW, dato in calo del 7% rispetto all’incremento 2022.

Saldo con l’estero in aumento

“Relativamente all’offerta, nel 2023 non solo si è registrata una crescita rilevante della produzione rinnovabile […], ma anche un importante aumento del saldo netto con l’estero (+19,2%) come conseguenza di una forte diminuzione dell’export (-24,4%) e di un aumento dell’import (+15,2%)”, scrive Terna in una nota stampa.

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“Rilevante per tale aumento il ruolo delle interconnessioni, come strumento di efficienza e sicurezza per il sistema elettrico. Tutto ciò ha necessariamente comportato una conseguente contrazione della produzione termoelettrica (-17,4%) e, in particolare, di quella a carbone (-41,7%). La contrazione della produzione a carbone è anche conseguenza della interruzione, nel corso del 2023, delle iniziative di massimizzazione dell’utilizzo delle centrali a carbone messe in atto durante il periodo più critico della crisi gas. Relativamente alla contrazione della produzione termoelettrica, nel 2023 si è registrato anche un risparmio di gas rispetto allo scorso anno di circa 4 miliardi standard metri cubi”.

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