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Energia, incontro con vertici di Eni-Versalis

“Ho ribadito la forte preoccupazione– spiega Marcato – perché fino ad oggi non vi è stata chiarezza rispetto al piano industriale di ENI Versalis nel nostro territorio"

Di Marc Ryckaert – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=45782606

Che prospettive per Porto Marghera?

(AVN) – Venezia, 6 aprile 2022                   

L’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato ha incontrato ieri a palazzo Balbi, sede della giunta regionale del Veneto a Venezia, i rappresentanti della dirigenza di Eni e Versalis relativamente alle prospettive industriali e alle iniziative di sviluppo del gruppo industriale a Porto Marghera.

Presenti, tra gli altri, l’amministratore delegato di Versalis Adriano Alfani e quello di ENI Rewind Paolo Grossi insieme ad alcuni dirigenti di ENI. Per la Regione del Veneto hanno partecipato anche i dirigenti delle aree tecniche di riferimento.

L’incontro ha fatto seguito agli incontri delle scorse settimane con il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e con il viceministro Gilberto Pichetto Fratin relativamente al tema del piano industriale dell’ENI, che riguardano il Veneto nello specifico della prossima chiusura dell’impianto cracking di Versalis a Porto Marghera.

“Ho ribadito la forte preoccupazione– spiega Marcato – perché fino ad oggi non vi è stata chiarezza rispetto al piano industriale di ENI Versalis nel nostro territorio. La Regione del Veneto ha la necessità di conoscere tale piano in dettaglio. Vogliamo capire quali sono gli interventi oltre alle strategie di investimento per conoscere il futuro di ENI Versalis e dell’impianto di cracking”.

“In conclusione – precisa l’assessore regionale allo sviluppo economico del Veneto – ho chiesto e concordato di ricevere in tempi rapidi il dettaglio di impegni, programmi e investimenti su ogni singolo progetto che l’azienda intende fare a Porto Marghera. Mi aspetto che gli accordi vengano rispettati. Sono risposte essenziali per il futuro di Porto Marghera e per l’economia del Veneto e noi abbiamo bisogno di certezze”.