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Energia: adottato il Regolamento UE sulle emissioni di metano

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Luce verde UE per il primo regolamento sulla riduzione delle emissioni di metano del settore energia, in Europa e nel mondo. Il Consiglio Agricoltura e Pesca di oggi ha confermato l’intesa tra Commissione e Parlamento dello scorso novembre, solo l’Ungheria ha detto no. Soddisfatto, l’esecutivo comunitario sottolinea l’ulteriore passo nell’attuazione del Green deal che conferma il concreto impegno dell’Europa per la riduzione delle emissioni, tanto nell’UE quanto al suo esterno, relativamente ai Paesi fornitori.

Sul fronte interno i settori industriali europei di gas fossile, petrolio e carbone sono tenuti a misurare, tenere sotto controllo, comunicare e verificare le proprie emissioni di metano, applicando severe regole di monitoraggio e soprattutto misure per ridurle. Vietato il rilascio in atmosfera e l’inquinante pratica del gas flaring, la combustione con torce in atmosfera utilizzata nei settori del petrolio e del gas: sarà concessa esclusivamente in circostanze inevitabili, in particolare se si tratta di questioni di sicurezza. Essendo l’Europa importatore di gas e petrolio, ricevendo dall’esterno la gran parte dell’energia fossile di cui ha bisogno, il regolamento coinvolge anche le emissioni di metano legate all’import fossile.

In maniera progressiva saranno applicati più severi requisiti per garantire che agli esportatori che riforniscono l’UE siano applicati gli stessi obblighi in capo agli operatori dei settori coinvolti attivi all’interno dei confini, inclusi quelli sul monitoraggio, la comunicazione e la verifica. La Commissione realizzerà uno strumento per procedere al monitoraggio su scala mondiale degli emettitori di metano, associato a un meccanismo di allarme rapido dedicato agli eventi di ‘super emissione’, ad esempio in caso di incidenti. Lo scopo è poter condividere preziosi dati e informazioni sugli eventi, la loro frequenza, il luogo in cui si verificano le maggiori emissioni, tanto all’interno dei confini UE quanto all’esterno. L’esecutivo comunitario potrà così chiedere e ottenere con rapidità informazioni sulle misure prese dagli Stati interessati per impedire il rilascio in atmosfera di metano.

L’accordo trovato in Consiglio AgriFish fissa poi una tabella di marcia che definisce le tempistiche dei monitoraggi, le relative informazioni da trasmettere e le ispezioni sulle potenziali fonti di emissione. Il metano è il secondo maggior contributore al riscaldamento globale e all’inquinamento atmosferico dopo la CO2, rappresentando circa un terzo delle emissioni di gas serra. “Ora abbiamo i mezzi per ottenere una visione più chiara delle principali fonti di emissioni di metano nel settore energetico”, commenta Kadri Simson, commissario Ue per l’Energia, “ciò aumenterà la trasparenza e fornirà gli strumenti necessari per ridurre queste potenti emissioni, sia nell’UE che a livello globale”.

Regolamento sulle emissioni di metano
Credits: Unione Europea 2022
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