L’analisi di Climate Action Tracker sulle emissioni americane
(Rinnovabili.it) – Se Biden vuole davvero riconquistare la leadership nella diplomazia climatica globale deve fare un passo da gigante. La nuova amministrazione ha promesso di decidere i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni con orizzonte 2030 entro il 22 aprile, quando si terrà il meeting internazionale sul clima voluto proprio da Washington. Ma quanto dev’essere corposo il taglio per rispettare l’accordo di Parigi?
Secondo gli analisti di Climate Action Tracker (CAT), almeno del 57-63% rispetto ai livelli del 2005. Questo se si includono le emissioni LULUCF, cioè quelle originate dall’uso del suolo, dal cambio d’uso del suolo, e dalla silvicoltura. Se le si scorpora, la percentuale scende al 55%. L’Unione Europea considera soddisfacente un impegno che sia almeno del 50%.
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Per formulare questa stima, CAT ha analizzato i piani di Biden per la transizione, e in particolare quello sulla decarbonizzazione della generazione di elettricità, quello sugli edifici commerciali e quello sulla mobilità sostenibile.
Sul primo punto Biden viene promosso, le iniziative (per ora sulla carta) sono compatibili con l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale entro gli 1,5°C rispetto i livelli preindustriali. CAT lo bacchetta invece sulla mobilità, perché il presidente non ha ancora fissato obiettivi né dettato le tempistiche. Per rispettare Parigi, il 95% -100% delle vendite di nuovi veicoli leggeri negli Stati Uniti dovrebbe essere a emissioni zero a livello nazionale entro il 2030. Direzione in cui si è mossa la California, che gli analisti promuovono suggerendo di esportare il modello nel resto degli States.
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Anche sull’impronta di carbonio degli edifici Biden deve fare di più. Il suo obiettivo al 2030 è dimezzarla, ma secondo i calcoli di Climate Action Tracker ci sarebbe bisogno di un taglio del 60% per quelli residenziali e del 70% per quelli commerciali.
“Il fatto che gli Stati Uniti intraprendano un’azione così forte si ripercuoterebbe in tutto il mondo e spingerebbe altri paesi a mobilitarsi per adottare il tipo di obiettivi di cui hanno bisogno per rendere concreto l’obiettivo net-zero a livello globale”, ha affermato a Reuters Bill Hare di Climate Analytics, partner di CAT con il NewClimate Institute.