Finora pochissimi paesi UE hanno dato l’ok a un obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% sui livelli del 1990. Ma Bruxelles lo proporrà lo stesso come base per i negoziati. Accompagnandolo con roadmap differenziate per settori industriali
I nuovi target intermedi saranno presentati il 6 febbraio
(Rinnovabili.it) – Il 6 febbraio la Commissione tirerà dritto: le emissioni UE al 2040 dovranno scendere del 90% rispetto ai livelli del 1990. Nonostante gli evidenti malumori di una parte consistente dei Ventisette. L’esecutivo comunitario prova così a rispettare le raccomandazioni dell’Advisory Board sul Clima, l’organo consultivo dell’UE che lo scorso giugno suggeriva di tagliare i gas serra del 90-95% entro il 2040 per riuscire ad arrivare alla neutralità climatica 10 anni dopo.
Le indiscrezioni dei funzionari europei a Politico e Reuters, però, non suonano troppo rassicuranti. Perché se è vero che in questo modo i negoziati tra i co-legislatori europei, Parlamento e Consiglio, potranno partire da una base accettabile, c’è da considerare che il testo che sarà presentato a inizio febbraio potrebbe ancora cambiare. Complici le elezioni europee di giugno, sarà la prossima Commissione a mediare tra le parti. E non è detto che la sua ambizione climatica sarà comparabile con quella del gabinetto di Ursula von der Leyen.
Percorsi differenziati per settore industriale nel nuovo target emissioni UE 2040
Nel testo della proposta, Bruxelles dettaglierà costi crescenti che la crisi climatica sta causando all’Europa e i benefici che una riduzione delle emissioni di quella entità. Sottolineando gli effetti positivi sul conto delle importazioni di fossili. L’UE acquista dall’estero circa il 90% del gas fossile che consuma. In più, il testo presenterà delle opzioni specifiche per la rotta da seguire in ciascun settore dell’economia. Dando così una indicazione di rotta con sfumature e distinguo. Necessari per sostenere la competitività dell’industria europea rispetto a Cina e Stati Uniti.
L’obiettivo sul taglio delle emissioni UE al 2040 è un tassello importante per connettere il pacchetto Fit for 55, che complessivamente potrebbe portare a un calo dei gas serra del 55-57% entro la fine di questo decennio, con l’orizzonte delle zero emissioni nette nel 2050. In parallelo, sempre il 6 febbraio, la Commissione presenterà anche il suo piano per la gestione del carbonio industriale. In cui fisserà degli obiettivi per l’uso di tecnologie per il sequestro della CO2. Secondo l’ultima bozza, obiettivi molto generosi per l’industria UE, che dovrebbe abbattere almeno 450 milioni di tonnellate di CO2 entro metà secolo.