Politici europei e grandi aziende globali chiedono almeno -50% di emissioni
(Rinnovabili.it) – “Fissate nuovi obiettivi sul clima realmente ambiziosi”. E’ la richiesta che arriva da settimane alla Casa Bianca da parte dei paesi europei. L’UE cerca la sponda di Washington per dare la scossa all’azione globale sul clima. Ma l’appello non arriva soltanto da Bruxelles. Anche alcune delle più grandi aziende al mondo si sono unite al coro e chiedono nuovi target sulle emissioni.
Lo hanno fatto attraverso la We mean business, una coalizione di aziende e investitori la cui missione è accelerare la transizione verso un’economia low-carbon. Più di 300 soggetti, inclusi alcuni big come Apple, Google, Microsoft e Coca-Cola, hanno recapitato all’amministrazione Biden una lettera a una settimana dal Leader’s Climate Summit del 22 aprile. L’appuntamento internazionale sul clima è stato voluto fortemente da Biden per cancellare la parentesi Trump e rimettere Washington al centro dell’azione climatica globale.
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Nella lettera, i firmatari chiedono a Biden di fissare un obiettivo ambizioso sulle emissioni per contrastare il cambiamento climatico: un taglio delle emissioni di gas serra degli Stati Uniti di almeno il 50% rispetto ai livelli del 2005, entro la fine di questo decennio.
“È necessario un audace obiettivo per il 2030 per catalizzare un futuro a emissioni zero, stimolare una solida ripresa economica, creare milioni di posti di lavoro ben retribuiti e consentire agli Stati Uniti di ‘ricostruire meglio’ dopo la pandemia”, si legge nella lettera. “Nuovi investimenti in energia pulita, efficienza energetica e trasporti puliti possono costruire un’economia americana forte, più equa e più inclusiva”.
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La stessa soglia è stata indicata anche da parte europea in una lettera aperta, anche questa datata 13 aprile. La firma è del presidente della commissione Ambiente del parlamento europeo, Pascal Canfin. che sottolinea l’importanza di un’alleanza trans-atlantica sul clima, visto che i Ventisette e gli Stati Uniti insieme rappresentano circa un quarto delle emissioni globali di CO2 e due quinti dell’economia globale.
“Agendo insieme, possiamo fare la differenza”, si legge nella missiva. “La transizione globale di cui abbiamo bisogno non accadrà mai se non la facciamo nel modo giusto”, continua la lettera che porta anche la firma di grandi aziende europee come Renault, Ikea e E.ON.