Una bussola per impostare percorsi solidi verso emissioni nette zero e evitare greenwashing
(Rinnovabili.it) – Una definizione globale di “net zero” e dei concetti correlati come rimozione dei gas serra, compensazioni o catena del valore. Corredata da una lista di principi generali e soprattutto da indicazioni pratiche e concrete. È il contenuto delle linee guida per fissare policy di emissioni nette zero presentate dall’Onu, il primo tentativo di fornire una bussola unica, valida ovunque e per qualsiasi settore, che aiuti a costruire delle politiche efficaci per la transizione.
Lo strumento lo ha presentato ieri alla COP27 sul clima l’International Organization for Standardization (ISO), cioè l’ente Onu che si occupa di creare standard globali. Le linee guida per emissioni nette zero “affrontano un importante ostacolo per un mondo in cui le emissioni di gas serra siano ridotte al minimo e bilanciate dagli assorbimenti: il frammentato panorama della governance Net Zero”, spiega l’ISO. “Approcci e concetti contrastanti di “Net Zero” seminano confusione. Le Linee guida forniscono un riferimento comune per gli sforzi collettivi, offrendo una base globale per l’armonizzazione, la comprensione e la pianificazione di Net Zero per gli attori a livello statale, regionale, cittadino e organizzativo”.
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Un’iniziativa che arriva appena due giorni dopo la pubblicazione di un importante rapporto commissionato dall’Onu sulla (scarsa) solidità degli obiettivi verso la neutralità climatica promessi da aziende, banche e città globali. “Troppe promesse di neutralità climatica sono poco più che vuoti slogan e annunci”, spiegava l’ex ministra dell’Ambiente canadese Catherine McKenna, che ha diretto il gruppo di esperti Onu che hanno preparato il rapporto. Che nelle conclusioni chiedeva, appunto, regole condivise e globali in materia.
Preparate da oltre 1200 organizzazioni provenienti da più di 100 paesi, le linee guida dell’ISO dovrebbero permettere di rendere più solide e coerenti le policy di lungo termine fornendo, tra le altre cose, delle raccomandazioni sulla comunicazione trasparente, sulla credibilità delle affermazioni e sulla coerenza dei rapporti.
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